Ballabio: il sindaco vince la sua battaglia con l’Anas. La nuova strada sempre aperta

Scaduto l’ultimatum delle 48 ore, Bussola ha vinto la battaglia. D’altronde è stata la vittoria del buon senso, non tanto del sindaco ballabiese contro l’Anas. Ha prevalso l’interesse pubblico. Fatto sta che Giovanni Bruno Bussola ha potuto con soddisfazione incassare la soluzione che lui stesso aveva suggerito: non chiudere più la Ss36 Racc, bensì posizionare in altro luogo il semaforo del cantiere della Galleria Giulia, in modo da non dover più chiudere la nuova Lecco-Ballabio.

È stata una soluzione concordata, questa volta, e che porterà sicuramente a risultati viabilistici migliori di quelli ottenuti finora con le chiusure a singhiozzo dalle nuova Lecco Ballabio. Mercoledì, infatti, dopo la chiusura della Ss36 Racc, il semaforo della Sp62, per il cantiere di sostituzione dei cigli a valle, era stato preso d’assalto da camion e auto, soprattutto in rientro da Lecco, visto che era pomeriggio inoltrato e che quella era l’unica via di collegamento da e per la Valsassina. Il che aveva portato, con la concomitanza del cattivo tempo, a code davvero lunghe e tempi di percorrenza triplicati. Ora, però, la situazione dovrebbe migliorare.

Bussola infatti ha comunicato: «Anas ripensa la viabilità relativa al tunnel della Lecco – Ballabio Ss36racc e dice stop alle chiusure in discesa, effettuate recentemente presso la rotonda di Ballabio. Vengono quindi accolte le istanze del Comune di Ballabio che, nei giorni scorsi, aveva presentato formale richiesta di una nuova valutazione. A partire da Lunedi 9 Settembre, pertanto, la gestione dei mezzi di cantiere verrà modificata in modo da ridurre i disagi per la circolazione stradale mediante istituzione di un fermo temporaneo dei veicoli, mediante semaforo, solo per i mezzi in salita verso Ballabio mentre per quelli in discesa verso lecco non ci saranno più limitazioni di sorta ma è prevista solo la presenza di movieri per segnalare la situazione di potenziale pericolo».

Insomma, Bussola ce l’ha fatta: «Sono molto soddisfatto di questa nuova soluzione trovata da Anas perché ritengo che vada nella giusta direzione per limitare i disagi per tutti gli automobilisti. Ringrazio per l’interessamento anche gli enti sovraordinati Regione e Provincia, nelle persone del sottosegretario regionale Mauro Piazza e del vice presidente Mattia Micheli, grazie ai quali è stato possibile aprire un filo diretto con l’ingegnere Nicola Prisco, capo dipartimento Anas di Regione Lombardia». In conclusione: per i mezzi in salita lungo la Ss36racc il fermo continuerà ad avvenire mediante impianto semaforico presso il cantiere mentre per i mezzi in discesa non ci saranno più limitazioni e terminano così le chiusure a singhiozzo che hanno caratterizzato le ultime settimane

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