Ballabio: medaglia d’onore a dodici internati

Ieri in municipio il prefetto Sergio Pomponio ha conferito le alte onorificenze alla memoria di Valsassinesi e dell’Alto lago reduci dai lager nazisti. «Erano persone ordinarie, la loro storia ancor più drammatica»

Dodici cittadini di Valsassina e altolago sono stati insigniti della Medaglia d’onore alla memoria concessa del presidente della Repubblica Sergio Mattarella su proposta del presidente del Consiglio dei ministri Giorgia Meloni. Dodici «persone ordinarie» che sono state internate nei lager nazisti o internati in Germania, spesso per lavorare, e poi liberate dalla Truppe alleate o rimpatriate.

La cerimonia ieri mattina in comune a Ballabio, presenti autorità e familiari, per ricordare e «sperare – come ha detto il sindaco Giovanni Bussola – che quello che è accaduto entri nei cuori di chi deve prendere delle decisioni».

Il prefetto Sergio Pomponio ha spiegato come «spesso le logiche di quanto accaduto sono difficilmente comprensibili, spesso frutto dell’occasionalità. Sono persone ordinarie e ciò rende ancor più drammatica la loro testimonianza perché hanno voluto semplicemente fare resistenza alla vita. Si trovavano in quel posto in un momento sbagliato della storia. Dobbiamo opporci - l’invito a tutti noi - a tutto ciò che va contro il quieto vivere quotidiano».

Le medaglie sono state consegnate dal Prefetto assieme ai sindaci dei comuni interessati. Luigi Bottazzi (Abbadia, 12- 03-1923), aspirante motorista che da internato divenne lavoratore, consegnata alla figlia Maria Letizia con il vice sindaco Roberto Gandin. Giovanni Pesenti (Tremezzina, 02-06-1916), consegnata al nipote Marco con il vice sindaco di Abbadia. Pietro Invernizzi (Ballabio, 12-06-1920), muratore, consegnata con il sindaco Giovanni Bussola. Santino Invernizzi (Barzio 11-01-1920), elettricista, consegnata al figlio Antonio Pietro con i sindaci di Barzio Andrea Ferrari e di Taceno Alberto Nogara. Enrico Branchini (Colico, 22-01-1916), già insignito di due Croci di guerra per il ciclo 1940- 41 e l’internamento in Germania e del nastrino con cinque stellette per la Campagna 1940- 45, consegnata con il sindaco Monica Gilardi. Rinaldo Cresseri (Margno 06-02-1914), cuoco e sciatore, consegnata alla figlia Annunciata di Cortenova con il vice sindaco Marco Selva ed il sindaco di Margno Manuele Cattaneo. Arturo Badessi (Lecco, 10-11-1917), deceduto il 28-02-1945 all’ospedale di Reni Bessarabia, consegnata alle pronipoti Chiara e Cristina con l’assessore lecchese Roberto Pietrobelli. Luigi Tommasella (Vittorio Veneto, 26-06,1924), consegnata alle figlie Evita, Maria Teresa e Renata con Pietrobelli. Giosuè Giuseppe Cagliani (Sartirana Brianza, 07-02- 1911), cameriere, consegnata al figlio Mario con Pietrobelli. Francesco Selva (Introbio, 20-03-1922), falegname, già insignito della Croce al merito di guerra per il periodo bellico e l’internamento, consegnata alla figlia Matilde con il sindaco Silvana Piazza. Carlo Calcagni (Verona, 01-10-1918), arrotino, sergente già insignito della Croce al valor militare e della medaglia d’argento per due fatti d’armi del 1941, consegnata con il consigliere comunale premanese Ferdinando Berera. Giorgio Mellera (Varenna, 26-03-1916) consegnata con il sindaco Mauro Manzoni.

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