Ballabio, lavori sulla provinciale: dopo le code arrivano i movieri

Piccole code e qualche protesta. Ma è bastato un pomeriggio di passione perché l’amministrazione di Ballabio intervenisse prontamente. Oggetto del contendere sono i cantieri della Provincia per la posa di nuovi guard rail nel tratto di provinciale Sp 62 della Valsassina, ai piani di Balisio. Lavori meritori, perché risolvono molti problemi di sicurezza della viabilità in quel tratto di provinciale. Ma i semafori che regolano il senso unico alternato che si forma in corrispondenza del cantiere, erano tarati male e così hanno provocato disagio alla circolazione. Contestualmente al disagio, però, conseguente a problemi di “taratura” dell’impianto semaforico di Balisio, le istituzioni coinvolte (Comune di Ballabio e Provincia di Lecco) sono intervenute.

«Per quanto riguarda il semaforo di Balisio – scrive il sindaco Giovanni Bruno Bussola -, l’impresa Devizzi Srl di Cremeno posizionerà dei movieri dalle ore 6.30 alle ore 8.30 e dalle ore 17 alle ore 19, in modo da favorire un migliore deflusso in uscita e entrata nelle ore con maggiore concentrazione di auto. Nei weekend, come già stabilito inizialmente, il cantiere verrà smantellato in modo da non avere problemi conseguenti all’incremento di auto dei turisti».

Ma l’attenzione per la fragilissima viabilità da e per la Valsassina, non si limita a questo intervento su Balisio: «In merito, invece, ai lavori e all’installazione di nuovi parapetti lungo la vecchia Lecco-Ballabio in località Val Pozza (tra la curva di Montalbano e quelle di Pomedo) il cantiere verrà smantellato tutte le notti e riposizionato solo dopo le ore 8.30, in modo da non arrecare nessun disagio a bus scolastici e lavoratori». E Bussola spiega ancora: «Tutti questi lavori, voluti e appaltati dalla Provincia di Lecco, comporteranno ovviamente qualche momentaneo disagio, a cui si è cercato di dare risposta, ma una volta terminati, ne sono certo, si riveleranno estremamente utili per migliorare la sicurezza della nostra rete stradale».

© RIPRODUZIONE RISERVATA