Ballabio, Bussola fa saltare un’altra testa
Revocata la delega all’assessore Longhi

Ballabio Non si è fatta attendere la reazione del sindaco dopo il comunicato dei consiglieri Dura la reazione dei “ribelli” capeggiati da Consonni. Ora il primo cittadino non ha più i numeri

Un terremoto politico sta scuotendo Ballabio.

Il giorno dopo l’ufficializzazione della spaccatura nella maggioranza in consiglio comunale la prima reazione viene dal sindaco Giovanni Bruno Bussola che fa saltare un’altra testa: dopo il capogruppo Marco Pedrazzini sollevato dall’incarico, è di questa sera la notizia che all’assessore esterno alle Politiche sociali Caterina Longhi è stata revocata la delega.

La Caporetto

E ora la questione dell’espansione della Combi Arialdo sul prato del Barech rischia di diventare la Caporetto del sindaco. L’ex sindaco Alessandra Consonni, una delle firmatarie insieme a Longhi, Pedrazzini e Luca Pirovano della richiesta di Nuovo slancio per Ballabio di indire un’assemblea pubblica sulla vicenda, in un comunicato congiunto reagisce in maniera molto dura alla decisione del sindaco: «I provvedimenti appaiono accomunati da uno sconcertante tempismo: scrivono - sia il capogruppo Pedrazzini che l’assessore Longhi nei giorni precedenti hanno espresso perplessità sul Protocollo di intesa tra Comune di Ballabio, Provincia di Lecco e società Combi Arialdo, motivando dubbi sulle modalità che hanno portato alla firma dell’intesa e, infine, auspicando pubblicamente il coinvolgimento dei cittadini.A tal riguardo sembrerebbe strano che si voglia apparire vicino alla gente in una infinità di situazioni, anche di poco conto,e, invece, di fronte a una questione che vale milioni di euro e che inciderà sulla vita della comunità, si tengano lontano i cittadini e persino i loro rappresentanti istituzionali».

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