Cronaca / Valsassina
Mercoledì 18 Aprile 2018
Ballabio, bambi in paese a brucare
Paura per la Provinciale
Avvistati dei caprioli immortalati dai residenti
In passato a Balisio erano stati travolti dalle auto
Combi: «Per ora trovate solo due carcasse di camosci»
Sono tornati dai boschi a brucare erbetta fresca a Ballabio Superiore, i caprioli. Fotografati da chi lavora dalle parti di via Aldo Moro, un po’ sopra l’asilo delle Canossiane, rieccoli. Immortalati da qualche scatto a pochi passi dalle case. E, quando si sono accorti che qualcuno li osservava, i caprioli sono scappati di gran lena.
Non è la prima volta
Non è la prima e non sarà l’ultima volta che questi animali “sconfinano”. A spingerli a valle dai boschi, l’erbetta fresca che cresce in primavera. E i pratoni a ridosso di Ballabio Superiore, vicinissimi alle case, diventano un parco zoologico a cielo aperto.
Una compagnia cui i ballabiesi sono affezionati e anche sui social impazzano i commenti. I caprioli sono, nel bene o nel male, diventati parte della vita cittadina. Nel male perché, se ne è ampiamente parlato negli ultimi anni, alcune di queste povere bestie finiscono travolte dalle auto a Balisio. Il rettilineo della Provinciale 62 che non perdona gli ungulati troppo audaci.
Il problema non riguarda i «caprioli di Ballabio Superiore», ci dicono dalla frazione, in quanto zampettano solo qui, sui prati lontani da strade per loro pericolose».
Diverso il discorso a valle. «Devo dire - commenta Roberto Combi, presidente del Comprensorio caccia Prealpi - che sulla Piana di Balisio, almeno nelle ultime settimane, sono state trovate, a lato strada di Balisio, un paio di carcasse di camosci». Lo stesso Comprensorio caccia aveva messo in atto un sistema indolore per gli ungulati affinché non si avvicinassero alla Provinciale. «Sì - conferma sempre Combi -. Piccoli dissuasori olfattivi a forma di cilindro, che però necessitavano di una continua manutenzione per essere ricaricati della materia odorosa che teneva alla larga i caprioli dal rettilineo della 62. Mancanza di fondi e volontari, non ci hanno permesso più di portare avanti questa operazione». Adesso? Combi ripete e rassicura: «Almeno dalle informazioni in nostro possesso - dice -, non si registrano investimenti di caprioli sulla Provinciale»
Un tratto caratteristico
Insomma, pare vada meglio per caprioli e affini. Sicuro è che, a conferma di tutti, i “caprioli di Ballabio Superiore” possono stare al sicuro.
E sono diventati un tratto caratteristico alla vista di coloro che abitano alle pendici della montagna. «Ma non solo al primo caldo - precisa qualcuno da questa frazione -: anche in inverno qualche esemplare si spinge a valle comunque, per cercare di brucare là dove il manto della neve è più basso».
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