Cronaca / Valsassina
Mercoledì 06 Febbraio 2019
Antonia Pozzi e il Grignone
conquistano le luci di Las Vegas
Pasturo Una passerella negli States per il film “Il cielo in me”, dedicato alla poetessa L’interesse per la Valle e i suoi monti è stato altissimo. Il racconto del regista Marco Ongania
Antonia Pozzi è riuscita a portare le nevi del Grignone nel bel mezzo del deserto del Nevada. Lo scorso 10 dicembre il film “Il cielo in me” che Sabrina Bonaiti e Marco Ongania hanno dedicato alla vita della poetessa è stato protagonista di una proiezione presso il centro culturale Casa Italiana di Las Vegas, riscuotendo un enorme successo.
Nella città dove “Bellagio” è prima di tutto il nome dell’enorme hotel-casinò che sorge sulla celebre Strip, gli americani hanno potuto conoscere il vero volto del territorio lecchese e ne sono rimasti subito stregati: nella metropoli che è un enorme parco divertimenti, regno del gioco d’azzardo e delle luci psichedeliche, è stata tanta la voglia di scoprirel’autenticità dei borghi e dei monti valsassinesi.
Un’accoglienza calorosa
«L’interesse per il film e per i luoghi dove è ambientato, ed in particolare per la Valsassina, è stato altissimo, soprattutto da parte di quanti hanno origini italiane ma non solo» ha spiegato il regista Ongania che lunedì sera a Pasturo ospite della associazione Il Grinzone ha raccontato il suo viaggio in Nevada e l’accoglienza da parte del pubblico d’oltreoceano. «Il nostro territorio è ancora poco noto: nel loro immaginario, gli americani hanno ben presente soprattutto la Toscana, l’Umbria e il centro Italia. Persino il Lago di Como lo conoscono ancora poco, meno di quanto possiamo immaginare. E proprio per questo credo nell’importanza di fare promozione anche attraverso il cineturismo ed il turismo culturale in generale: sono strumenti che possono portare interesse per il territorio, e dunque anche visitatori e ricadute economiche».
A confermarlo è anche Marta Soligo, dottoranda in sociologia del turismo all’Università del Nevada, membro di Lecco Film Commission e organizzatrice dell’evento di presentazione del docufilm a Las Vegas: «Il pubblico ha adorato il film, la storia di Antonia ed anche i luoghi della sua vita, ben presenti nel lavoro di Ongania. In tanti, subito dopo la proiezione, hanno chiesto informazioni pratiche: in che regione d’Italia è stato girata l’opera, quale è l’aeroporto più vicino, come poter arrivare in Valsassina. Questo tipo di promozione porta sempre ottimi riscontri: ora a Las Vegas si conosce un po’ di più Lecco e le sue bellissime montagne» sottolinea la ricercatrice, intervenuta in collegamento telefonico.
Una vetrina eccezionale
La serata che Casa Italiana ha dedicato a “Il cielo in me” era inserita in un’intera rassegna di 3 serate - in collaborazione con Lecco/Lombardia Film Commission diretta da Paolo Cagnotto ed Egidio Magni - dedicate alla nostra provincia, per promuovere presso il pubblico americano i nuovi filmmaker del territorio e le loro produzioni. Applausi e apprezzamenti al lavoro di Ongania e Bonaiti sono arrivati anche dalle diverse autorità americane presenti all’evento; la direttrice dell’Istituto Italiano di Cultura Italiana Los Angeles Valeria Rumori, il console onorario Michael Cristalli e Chris Giunchigliani, County Commissioner.
A Pasturo il resoconto del viaggio americano di Ongania, e di Antonia Pozzi, è stato accolto con un enorme entusiasmo. «Siamo contentissimi di aver supportato la produzione del film. La presentazione a Las Vegas è stata una vetrina eccezionale e irripetibile per il nostro territorio» commenta il sindaco Guido Agostoni.
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