Cronaca / Valsassina
Giovedì 01 Febbraio 2018
Ambulanza e automedica non passano
Il passaggio a livello ruba minuti preziosi
Ieri mattina i mezzi di soccorso diretti a Taceno hanno perso tempo in attesa
Torna d’attualità l’esigenza di rimuoverlo, incontro il 6 febbraio per valutare i progetti
Quante volte è stato ripetuto in questi anni: il passaggio a livello potrebbe bloccare i mezzi di soccorso.
Ieri mattina è capitato, attorno alle 9, con l’ambulanza del Soccorso bellanese e l’automedica ferme per cinque minuti in attesa del passaggio del treno su un’uscita in codice rosso e per la prima volta è documentato da una fotografia.
Donna deceduta nel sonno
I soccorritori erano diretti a Taceno dove sono giunti a casa di una donna, una sessantenne che era però morta nel sonno nelle ore precedenti per un probabile arresto cardiaco.
Se quei cinque minuti fossero stati invece determinanti per salvare una vita? Qualcuno potrebbe rispondere che ci potrebbe sempre essere l’elicottero a disposizione per i casi più gravi ed urgenti.
Ma se invece dell’ambulanza fossero stati fermi i vigili del fuoco, chiamati a liberare un ferito intrappolato in un’auto, non ci sarebbero state alternative se non superare il passaggio a livello, affidando a quel punto quella vita all’incognita del destino.
È tempo di campagna elettorale per le regionali e sarebbe bello sapere come la pensano i candidati alla presidenza su un tema di così vitale importanza per il territorio non solo di Bellano.
Qualcosa si è mosso ieri: «Il presidente provinciale Flavio Polano ci ha chiesto proprio oggi un incontro per poter valutare insieme quale potrebbe essere il progetto migliore e dare le direttive ai tecnici progettisti. - comunica il sindaco bellanese Antonio Rusconi – La Regione ha stanziato a dicembre 100mila euro per finanziare il progetto definitivo. Siamo lieti che gli enti superiori, dopo l’ordine del giorno proposto in Provincia dalla minoranza ma poi votato all’unanimità, si stiano adoperando celermente per la soluzione del problema. Come Comune, è un anno e mezzo che ci stiamo battendo».
Il primo passo concreto
L’incontro è stato fissato per il prossimo 6 febbraio, a Villa Locatelli ed è il primo passo concreto.
«Speriamo – aggiunge però Rusconi – che anche dopo le elezioni regionali ci sia terreno fertile per arrivare ad una soluzione concreta e fattibile».
Il costo dell’intervento è stato valutato, come prima stima, in 3,7 milioni di euro.
Serviranno per eliminare quelle barriere che provocano attese prolungate, arrivate in alcuni casi persino a diciassette minuti prima di veder passare il treno e alzarsi le sbarre.
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