Cronaca / Valsassina
Giovedì 11 Giugno 2020
Alluvione un anno dopo
«Non dimenticateci»
Stato e Regione hanno finanziato le opere pubbliche più urgenti
Ma i privati cittadini e le aziende danneggiati attendono ancora i risarcimenti
Le messe delle 9 e delle 18 di domani in chiesa parrocchiale a Premana e la recita del rosario alle 20 alla “Cappelletta dei pastori” al ponte di San Rocco, a Primaluna, commemorano l’anniversario dell’alluvione e ringraziano il Cielo per lo scampato pericolo.
Era la mattina del 12 giugno di un anno fa, quando una gigantesca bomba d’acqua si era abbattuta sull’area della valle provocando frane ed esondazioni dei torrenti.
A Primaluna le valli Molinara, Noci e Fus avevano rotto gli argini ed interrotto la Sp 62, allagando decine di case da cui erano state evacuate centinaia di persone.
Uno smottamento in località Casello basso, a Premana, aveva fatto scivolare centinaia di metri cubi di terreno dal canale di Teglio fin sulla Sp 67 Dir, mentre la furia del torrente Varrone, alimentato dall’affluente Valmarcia di Casargo, aveva modificato il suo corso e trasportato una quantità enorme di detriti ed alberi fino a riempire la diga di Pagnona.
La furia dell’acqua si era poi riversata su Dervio dove il torrente era esondato, inondando decine di garage e scantinati.
Un disastro ambientale che ha provocato milioni di euro di danni agli enti pubblici e ai privati ma che, per fortuna, non aveva ferito o, peggio, ucciso nessuno.
Un anno dopo, sindaci e cittadini hanno una sola richiesta: «Non dimenticateci»
Sul giornale in edicola domani i servizi su quello che è stato fatto e su quello che resta da fare.
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