Cronaca / Valsassina
Giovedì 20 Aprile 2017
Aiuto ai lavoratori in cassa integrazione
Sostegno al reddito prorogato di un anno
Rinnovato il protocollo tra Provincia, banche, associazioni di categoria e sindacati. Permette di anticipare le indennità che spetterebbero all’Inps - In tre anni 533 domande accolte
Nella sede della Provincia di Lecco è stato rinnovato il protocollo d’intesa per il sostegno al reddito dei lavoratori di aziende in difficoltà, lo strumento che consente ai lavoratori di imprese che fanno ricorso alla cassa integrazione guadagni straordinaria , alla cassa integrazione in deroga o al fondo di integrazione salariale di richiedere l’anticipazione gratuita delle indennità di sostegno al reddito spettanti dall’Inps.
Sono due gli istituti di credito che hanno sottoscritto l’intesa: la BCC della Valsassina e la BCC Cassa rurale di Treviglio. Oltre che dal presidente della Provincia Flavio Polano e dalle banche, il protocollo è stato siglato delle associazioni imprenditoriali Ance, Api, Cna, Confartigianato, Confcommercio, Confesercenti e Confindustria, e delle organizzazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil.
Ubi Banca Popolare di Bergamo, che di recente si è fusa per incorporazione in UBI Banca, ha momentaneamente deciso di sospendere il rinnovo dell’adesione, in attesa che la direzione generale dell’istituto assuma una decisione in merito.
Introdotto per la prima volta in provincia di Lecco nell’aprile 2009 e rinnovato tre volte nel 2011, 2013 e 2015, il protocollo ha consentito a centinaia di lavoratori coinvolti in crisi aziendali di ottenere l’anticipazione delle indennità di sostegno al reddito erogate dall’Inps, permettendo a tante famiglie di far fronte temporaneamente a una situazione di disagio economico.
Dal 16 aprile 2013 al 31 dicembre 2016 le richieste di anticipazione a livello provinciale sono state complessivamente 558, di cui 533 andate a buon fine (95,52%) e 25 respinte (4,48%). Il mancato accoglimento delle richieste è quasi sempre stato giustificato da situazioni di segnalazioni negative o di sofferenze per rate di prestiti o mutui non pagati.
Significativo il calo del ricorso all’anticipazione nel corso del 2016 rispetto all’anno precedente: infatti il numero delle pratiche istruite è diminuito del 34,25%.
Rispetto al protocollo scaduto il 15 aprile, il nuovo testo, definito in un incontro preparatorio coordinato dal consigliere provinciale delegato al Lavoro Giuseppe Scaccabarozzi, ha tenuto conto dei cambiamenti delle norme sugli ammortizzatori sociali introdotti in particolar modo dal decreto legislativo 148/2015. Per la cassa in deroga è stata mantenuta la possibilità di richiedere l’anticipazione per i casi ormai residuali di ricorso a questo ammortizzatore.
Novità interessante l’introduzione della possibilità di richiedere l’anticipazione in caso di ricorso al fondo di integrazione salariale da parte di aziende con più di cinque dipendenti che non rientrano nell’ambito di applicazione della cassa integrazione.
Da evidenziare, in caso di proroga o nuova richiesta dell’ammortizzatore, la possibilità di richiedere un prolungamento del periodo di anticipazione di ulteriori sei mesi (il vecchio testo prevedeva al massimo due mesi) in aggiunta ai primi nove mesi di anticipazione.
Il protocollo resterà in vigore per un anno dal 18 aprile, con tacito rinnovo di un ulteriore anno.
Il presidente Polano commenta: «Nonostante il ricorso a questo strumento da parte dei lavoratori abbia subito un calo soprattutto nell’ultimo anno, segno evidente di una significativa riduzione soprattutto delle crisi aziendali, abbiamo condiviso con gli altri firmatari l’opportunità di rinnovarlo per dare un sostegno a chi ancora ne avesse bisogno».
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