Cronaca / Oggiono e Brianza
Venerdì 08 Novembre 2024
Truffa nel posteggio
Inseguiti e arrestati dai carabinieri
Tre uomini hanno raggirato un’anziana e sono scappati in auto: sono stati fermati dai militari a Nibionno
Hanno raggirato una anziana di Montorfano, 79 anni, con la solita tecnica delle monetine. Mentre la signora si trovava nel parcheggio dell’Esselunga di Lipomo, le hanno indicato monete cadute per terra e quando la vittima si è distratta, le hanno rubato la borsa che aveva appoggiato sul sedile dell’auto.
Questa volta però i malviventi non l’hanno fatta franca – visto che la loro fuga è comunque proseguita solo fino a Nibionno, in provincia di Lecco – Il loro colpo è stato sventato dai carabinieri dopo un lungo inseguimento in mezzo alle auto e in pieno giorno.
I ladri, due peruviani e un cubano, tutti senza fissa dimora, sono infatti stati raggiunti e arrestati e nelle prossime ore verranno processati con il rito direttissimo. Si tratta di Jerson Henry Calderon Palomino, peruviano di 25 anni, del connazionale Juan Manuel Custodio Chafloque (26 anni) e del cubano Beysan Gutierrez Guierrez, arrestati con le ipotesi di reato di resistenza a pubblico ufficiale (per la fuga in auto), ricettazione (in quanto la loro auto era stata presa a noleggio e mai restituita) e ovviamente di furto.
Il fatto è avvenuto ieri mattina alle 10.30, nel parcheggio del supermercato di Lipomo. La segnalazione è arrivata subito ai carabinieri che, guazie al sistema di lettura delle targhe, hanno intercettato l’auto sospetta che era una Seat Cupra.
Al suo inseguimento si sono messi gli uomini del Radiomobile della Compagnia di Como, i colleghi della stazione di Albate e quelli delle Compagnie di Cantù e di Lecco. La fuga, a grande velocità, è proseguita per una ventina di chilometri fino a via della Conciliazione a Nibionno dove i sospetti ladri sono stati fermati e arrestati. L’auto è stata restituita alla società di noleggio mentre la borsa, lanciata lungo la strada, non è stata più trovata.
Recuperati invece i contanti che erano stati rubati alla signora di Montorfano.
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