Cronaca / Oggiono e Brianza
Mercoledì 03 Gennaio 2018
Tir incastrato sotto il cavalcavia
Code sulla 342 e tanta paura
NibionnoL’incidente all’ora di punta, dispiegamento di uomini e mezzi
Le verifiche di Anas e Vigili del fuoco negative: nessun danno strutturale
Code e disagi ieri a partire dalle 17 lungo la strada provinciale 342 Como-Bergamo all’altezza di Nibionno capoluogo.
Un autoarticolato di una ditta dell’Erbese, che stava procedendo in direzione Como, è rimasto incastrato sotto il viadotto della superstrada 36 Milano-Lecco. L’incidente ha causato lunghe code, obbligando il traffico di veicoli provenienti da Bergamo a procedere sulla 36 per “saltare” il tratto nibionnese e poi rientrare sulla 342 a Lambrugo.
Sul posto sono intervenuti i carabinieri della stazione di Costa Masnaga, gli agenti della Polizia locale di Nibionno, gli agenti della Polizia stradale di Seregno e Milano, i tecnici dell’Amministrazione provinciale di Lecco e quelli dell’Anas per verificare la situazione.
Dal “soffitto” del cavalcavia sono infatti crollati alcuni calcinacci, il che ha riportato alla memoria quanto accaduto il 28 ottobre del 2016 ad Annone Brianza, il crollo del ponte che è costato la vita al civatese Claudio Bertini.
Per disincastrare e spostare il mezzo pesante schierati i Vigili del fuoco. Le operazioni sono durate lunghe ore (fino a sera inoltrata), così come i disagi al traffico: verso le 18, peraltro, complice l’alta densità di veicoli presenti sulla tratta nel classico orario di rientro dal lavoro, sulla Como-Bergamo si sono registrate lunghe code.
A restare incastrato sotto il ponte è stato il materiale ferroso caricato nel rimorchio del mezzo pesante e non la motrice, che invece era riuscita a passare sotto il viadotto. Stando a una prima ipotesi, pare che fosse stato caricato male e sporgesse verso l’alto, cosa che ha fatto sì che rimanesse “incastrato” nel “soffitto” del manufatto.
Per ore, fino a quando le verifiche strutturali non sono state completate, si è temuto di dover chiudere completamente la strada, poi in serata, poco dopo le 21, la bella notizia: i tecnici dell’Anas e dei Vigili del fuoco hanno escluso danni: sarebbe rimasto “tranciata” solo la canalina di scolo dell’acqua. Per tutti, inutile dirlo, un sospiro di sollievo.
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