Cronaca / Oggiono e Brianza
Giovedì 16 Marzo 2017
Tentata rapina alla “Fratelli Panzeri”
Modalità dubbie, indagini a tutto tondo
I carabinieri ieri sono tornati più volte nella ditta di via Leopardi al centro dell’episodio Gli inquirenti si chiedono cosa stessero cercando visto che sono scappati senza rubare nulla
Le indagini dei carabinieri, che ieri sono tornati ripetutamente in via Leopardi, procedono in ogni direzione; intanto, nel deposito della ditta “Fratelli Panzeri” – la “ex Malesa”, esattamente di fronte al centro sportivo comunale - si tenta di tornare alla normalità: qui, dove all’alba di martedì sarebbe stato messo a segno un tentativo di rapina tra i più anomali, ieri l’addetto si occupava delle macchinette del caffè e un altro operaio sostituiva l’unico testimone dei fatti avvenuti il giorno prima:
«Ieri io non c’ero e il collega, al quale sono successi, manca oggi», si limitava a rispondere, da dietro il cancello del vasto stabilimento. Il capannone – il primo che si incontra svoltando in via Leopardi – si presenta tutt’altro che dismesso, benché sia adibito ormai pressoché solo a magazzino di materiali metallici, per lavorazioni che avvengono altrove. L’estensione dei piazzali è notevole, ma nulla sembra giustificare l’insolita dinamica riferita dal testimone: com’è noto, quest’ultimo ha parlato di cinque malviventi che sarebbero giunti sul posto a bordo una “Fiat Punto”; sulle fiancate, l’operaio avrebbe visto le scritte “Guardia di finanza”; il malvivente che era al volante si sarebbe allontanato immediatamente dopo avere lasciato i quattro complici i quali, sfoggiando pettorine, sempre con la scritta “Guardia di finanza”, si sarebbero introdotti nella ditta.
Il primo interrogativo al quale gli investigatori stanno lavorando è, ovviamente, che cosa cercassero. Infatti, avrebbero immobilizzato l’operaio con fascette per cablaggio in plastica, accingendosi poi a ispezionare alcuni locali del deposito: infine, si sarebbero allontanati però senza prelevare nulla.
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