Cronaca / Oggiono e Brianza
Domenica 05 Giugno 2016
Tegola su Pelucchi
La Iam verso il ritiro
Ciclismo, Momento difficile per il ciclista di Rogeno che ha ripreso gli allenamenti dopo l’addio al Giro
Il rogenese Matteo Pelucchi, dopo un periodo no, è sulla strada della ripresa. Di lui, il ciclista professionista lecchese portacolori della Iam Cycling Team, avevamo parlato, in negativo, causa il suo ritiro alla 99a edizione del Giro d’Italia, edizione scattata dall’Olanda, con la conclusione in quel di Torino, località che ha sancito il successo del nostro Vincenzo Nibali. Peccato, che Matteo Pelucchi, non sia riuscito ad arrivarci a Torino. Il lecchese, ha dovuto alzare bandiera bianca, con largo anticipo. La carovana rosa, infatti, perdeva il velocista lecchese della società elvetica della Iam, con Peluccchi che non si presentava al via della sesta tappa con arrivo a Foligno per problemi fisici . Il rogenese, nella tappa del giovedì, era arrivato fuori tempo massimo.
«Quella è stata - racconta Matteo - una delle mie peggiori giornate ciclisticamente parlando. Stavo malissimo, ero debilitato e non riuscivo a pedalare».
Il lecchese, alle prese con un virus non poteva continuare malgrado l’orgoglio: «Ho dovuto ritirarmi perché non stavo bene. Nulla di grave, tutto sotto controllo dopo le analisi . Mi sto curando, ho iniziato a pedalare, e voglio essere fiducioso per il mio futuro».
Già perché Matteo, oltre a pensare a ritornare in ottima forma, deve pensare anche al suo futuro sportivo. A fine anno, infatti, la Iam Cycling team (unica rappresentante della Svizzera nel World Tour) chiude i battenti. La notizia è stata annunciata dal fondatore del team elvetico Michel Theraz che ha posto fine alla storia della squadra nata nel 2013.
«Purtroppo questa è un’altra brutta notizia. Nel ciclismo attuale tutti quanti siamo a rischio. C’è un po’ di preoccupazione - dice Matteo - anche se ho avuto alcuni contatti. Ma non amo molte le parole. Credo solo nei fatti compiuti. Quindi rimango in attesa».
Parlando a livello tecnico ed agonistico, il rogenese, in questi giorni, ha iniziato a pedalare con maggiore intensità e continuità
« Non so quando ritornerò alle gare. Spero tanto a luglio al Giro della Polonia. Ma prima devo ritornare a pieno regime fisicamente. Mi fa molto piacere, e li ringrazio - conclude il velocista della Iam - aver ricevuto in questo sfortunato periodo, tanti messaggi di vicinanza, di amicizia e di rispetto. Anche tutti i miei compagni di squadra mi sono stati vicino».
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