Cronaca / Oggiono e Brianza
Martedì 10 Settembre 2019
Teatro, nella sfida tra under 30
vince “Ionica” di Alessandro Sesti
Durante “L’ultima luna d’estate” tre compagnie di giovani artisti hanno avuto l’opportunità di portare all’attenzione degli spettatori uno spezzone della loro più recente produzione
Lo spettacolo “Ionica” messo in scena dalla compagnia Alessandro Sesti, proveniente dall’Umbria, è stato scelto dal pubblico di Sirone per ritornare nella prossima edizione ed essere rappresentato per intero. Il festival teatrale L’ultima luna d’estate, che ha acceso i riflettori su alcuni dei più suggestivi angoli della Brianza, ha introdotto da quest’anno una novità assai interessante. Tre compagnie di giovani artisti, under 30, selezionate da una giuria, hanno avuto l’opportunità di portare all’attenzione degli spettatori uno spezzone della loro più recente produzione, mettendosi in competizione per ottenere la possibilità di rappresentare lo spettacolo per intero la prossima stagione.
Non è stato facile per i presenti decidere a quale, fra i contendenti, assegnare il proprio voto. Alla fine, come ha spiegato Luca Radaelli, il direttore artistico della manifestazione, ha prevalso di misura il teatro civile, che con passione ha narrato la storia di un collaboratore di giustizia che ha saputo vincere ogni timore e ha denunciato alcuni membri della ‘ndrangheta, permettendo alla giustizia di istruire un regolare processo e di farli finire dietro le sbarre.
Meritano comunque di essere segnalate anche le altre compagnie che, hanno animato la serata di domenica scorsa, intitolata Luna crescente.
La milanese Micronecta Scholtzi ha proposto (quale) inferno-reloaded, una lettura scenica del primo canto della Divina Commedia caratterizzato da una intensa recitazione accompagnata da una colonna sonora che ne ha ampliato l’espressività.
La salernitana Live ha proposto Il te delle tre, una gustosa pièce teatrale in cui tre giovani donne, pazienti del medesimo psichiatra appena defunto, con brio, ritmo, arguzia e umorismo, cercano di scoprire che l’abbia ucciso.
Fa piacere constatare che nonostante la rapida trasformazione della società moderna, sempre più digitalizzata ed elettronica, l’antica arte del teatro sia ben viva e che nuove generazioni di interpreti sono pronte a raccogliere il testimone di questa tradizione, assai antica e più che mai nuova e moderna.
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