Cronaca / Oggiono e Brianza
Domenica 11 Novembre 2018
Suello, un paese straziato dal dolore
“Penny Drago” si è arreso al suo male
Il giovane Samuele Rivaè mancato a soli 22 anni stroncato da un tumore
Lutto cittadino spontaneo
Un immenso dolore strazia la piccola comunità di Suello, colpita profondamente dalla prematura morte di Samuele Riva – per gli amici “Penny Drago” – ucciso a 22 anni da un tumore. Il decesso è avvenuto venerdì sera, nell’ospedale milanese dove il giovane si trovava ricoverato; la salma è rientrata ieri mattina a Suello, nell’abitazione di via San Miro, dove è stata allestita la camera ardente. Il funerale sarà celebrato con ogni probabilità nel pomeriggio di lunedì. A piangere Samuele c’è tutto il paese; inoltre, i tanti amici – anche della fidanzata di Cesana e gli ex compagni del liceo scientifico “Galileo Galilei” di Erba.
«Era un ragazzo attivissimo e solare – lo ha commemorato ieri il sindaco di Suello, Carlo Valsecchi – Era molto presente in tutto, a partire dall’oratorio, in ogni ambito. La sua perdita non può che essere definita un disastro: non trovo altre parole». Il vicesindaco, Giacomo Valsecchi, si è detto «annichilito»: sospese, in municipio, tutte le discussioni e le attività della mattinata, in una sorta di lutto cittadino proclamato così, spontaneamente; naturalmente, non si parlava d’altro – con voce rotta e lacrime agli occhi – nei negozi e per le vie. Samuele era figlio unico di Luigi Riva – titolare dall’impresa “EdilCesana”, quindi, a propria volta molto conosciuto e stimato per l’attività professionale svolta nel territorio – e di Mariagrazia Valsecchi, che gestisce il “Valmarket” di Bosisio Parini, nella storica corte “di Manoc”: la dolorosa notizia delle morte del ragazzo si è quindi diffusa ieri anche in quest’altro paese, dove il negozio di alimentari esiste dal 1933, fondato dal bisnonno Fermo Valsecchi e portato poi avanti dal nonno Luigi – morto anch’egli precocemente - al piano terra di Palazzo Appiani, quindi dai figli. «L’ultima volta che ho incontrato Samuele – ha ricordato il sindaco Valsecchi – è stato la scorsa estate, proprio durante la “notte bianca” di Bosisio, “Tra il chiaro e il fosco”: era alla cassa dell’attività di famiglia che è, appunto, conosciutissima». La malattia gli era stata diagnosticata alcuni mesi fa, ma il giovane – innamorato della vita, appassionato anche di motocross, che praticava in lungo e in largo sul territorio – non aveva mai ceduto, non si era mai arreso. Innumerevoli le testimonianze di affetto, stima e solidarietà alla famiglia, sia dirette sia amplificate dai social media, dove il cordoglio e il dolore degli amici si è tradotto in pensieri e messaggi, semplici e toccanti.n
P.Zuc.
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