
Cronaca / Oggiono e Brianza
Mercoledì 09 Aprile 2025
Studio all’estero, l’istituto Bachelet di Oggiono celebra l’Erasmus day
Oggiono
L’istituto superiore “Bachelet” di Oggiono ha celebrato l’Europa con l’Erasmus Day, dedicato agli scambi tra studenti e ai periodi (più o meno prolungati) che questo progetto trasversale consente loro di trascorrere all’estero. Ne hanno parlato gli alunni, con alcuni docenti, presentando le rispettive esperienze, oltre a offrire indicazioni sulle forme di mobilità possibili.
La dirigente, Anna Panzeri, ha introdotto i lavori:«Erasmus è sicuramente un valore aggiunto, dato dalle esperienze internazionali di mobilità sia individuale che di gruppo, a lungo e breve termine, in diversi paesi d’Europa: Malta, Polonia, Germania, Svezia. Riguarda quindi esperienze di studio ma, poiché la mobilità coinvolge anche i docenti, ne beneficia altresì l’innovazione didattica, nel confronto coi colleghi di altri Paesi. Tutti, poi, riportano a scuola e, soprattutto, disseminano le “buone pratiche”, dunque davvero diciamo che la scuola è valorizzata come centro di innovazione educativa e di apertura al mondo»
. Evidenzia la preside: «Le competenze linguistiche vengono incrementate e ciò è, diciamo, inevitabile quando ci si sposta, ma queste esperienze contribuiscono a sviluppare competenze trasversali, quindi capacità di adattamento, problem solving e il rafforzamento di un’identità europea, e in questo momento storico essere cittadino europeo non vuol dire semplicemente appartenere a un continente, bensì abbracciare dei valori di solidarietà, di collaborazione che sono fondamentali per affrontare le sfide globali. Un altro focus è sull’accoglienza, perché il progetto Erasmus vuol dire anche aprire le case a studenti e docenti di altre nazionalità, e così cogliere la similarità all’interno delle differenze di ciascuno e delle rispettive culture».
Per la dirigente Panzeri «Il valore che questo tipo di esperienze possono dare al nostro istituto, così come a tutte le scuole che aderiscono, è proprio quello di creare dei cittadini europei come ambasciatori di pace, come costruttori di ponti per usare diciamo così, un’espressione molto in voga».
Nel convegno sono state ascoltate testimonianze di mobilità di lungo termine in Spagna e in Portogallo e altre di gruppo, concentrate sulle competenze scientifiche Stem, oltre a dare indicazioni sull’utilizzo delle piattaforme che l’Agenzia nazionale mette a disposizione per la programmazione e la rendicontazione dei viaggi e relativi finanziamenti europei, con un confronto, inoltre, sui criteri di selezione dei partecipanti, nonché le indicazioni operative per coloro che vogliono comunque affrontare questo tipo di esperienza.
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