Cronaca / Oggiono e Brianza
Venerdì 11 Settembre 2020
Spreafico di Dolzago
Tensione fra sindacati
I “comitati di base” avevano rotto la tregua firmata il 18 agosto in prefettura: nuovi picchetti - La Filcams: «Così alimentano un clima di paura»
Risolvere la situazione che si trascina – per quanto riguarda le proteste – ormai da settimane non è stato possibile. Dopo i nuovi problemi verificatisi per la linea tenuta dai Cobas, con veicoli bloccati ai cancelli dell’azienda, la Filcams Cgil ha detto basta e ha aperto formalmente lo stato di agitazione dei lavoratori che operano in seno alla Spreafico di Dolzago per conto di diverse cooperative.
Gli addetti che si occupano della lavorazione della frutta dell’azienda brianzola leader nel settore fanno riferimento in particolare alla Cooperativa Spazio Lavoro e a Pull Log Service Srl.
«Quanto avvenuto negli ultimi giorni risulta a nostro avviso inaccettabile – afferma Barbara Cortinovis, segretario generale Filcams Cgil Lecco, che ha cercato di ricucire la situazione purtroppo senza successo -. Le motivazioni della procedura sono riconducibili alla condizione che si è venuta a creare con le proteste di lunedì scorso, contravvenendo all’impegno sottoscritto nell’incontro in Prefettura del 18 agosto. In quella sede, anche il sindacato intercategoriale Cobas aveva garantito la sospensione di ogni protesta. Ma così non è stato».
Invece di “posare le armi”, infatti, dopo qualche giorno si è tornati a imbracciarle e lunedì notte è stato effettuato il blocco delle merci in entrata alla Spreafico, con forti pressioni alla Cooperativa Spazio Lavoro e alla stessa azienda, affinché si sottoscrivesse un accordo su temi che andranno (in parte) in discussione lunedì prossimo.
Lo stesso sindacato Cobas sul proprio sito parla di «vittoria dei lavoratori organizzati», spiegando che «la protesta operaia è stata causata dal mancato rispetto dell’accordo firmato dall’azienda dopo i vittoriosi scioperi di poche settimane fa, che prevedeva l’allontanamento di due caporali che addirittura avevano picchiato un delegato del sindacato. Dopo otto ore di picchetto dai cancelli, respingendo con compattezza e determinazione le numerose provocazioni, i lavoratori in lotta hanno costretto il padrone ad aprire un tavolo di trattativa».
Una linea complessivamente stigmatizzata da Cortinovis. «Come Filcams Cgil Lecco ci stiamo spendendo dall’inizio di questa vicenda per garantire il mantenimento della pace sociale in un’ottica costruttiva. Al tavolo di confronto vogliamo migliorare le condizioni normative ed economiche di lavoratrici e lavoratori, attraverso anche una contrattazione di secondo livello. Non è ammissibile accettare che Cobas organizzi scioperi, obbligando le aziende a sottoscrivere accordi e creando un clima di tensione e paura all’interno dei luoghi di lavoro. È chiaro – ha concluso - che tutto questo non permette di stabilire un clima disteso tra le persone e quindi il raggiungimento degli obiettivi prefissati in questo delicato momento».
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