Cronaca / Oggiono e Brianza
Venerdì 16 Settembre 2016
Spacciavano in Brianza, arrestati
Operazione Mayday Dieci persone in carcere, per altre cinque presentazione alla polizia, nove ancora ricercate
Gli investigatori della Squadra mobile hanno registrato oltre 31mila cessioni di cocaina nei boschi sull’asse della 36
Un altro duro colpo al mondo dello spaccio di sostanze stupefacenti è stato assestato nelle scorse ore dagli investigatori della Squadra mobile della Questura di Lecco.
Nelle scorse ore è stata data esecuzione a quindici delle ventiquattro misure cautelare, dieci in carcere e cinque obblighi di presentazione alla polizia giudiziaria, emesse dal giudice delle indagini preliminari del Tribunale di Lecco su richiesta del magistrato titolare del fascicolo d’indagine, il sostituto procuratore della Repubblica Paolo Del Grosso.
Complessivamente, il gip ha firmato 17 ordinanze di custodia cautelare in cella e sette misure restrittive più “leggere”: nove persone sono dunque ancora ricercate. Altre quindici sono indagate a piede libero, trenta sono state segnalate alla Prefettura in qualità di assuntori di droga.
Al centro dell’operazione”Mayday” cittadini stranieri irregolari in Italia accusati di cessione in concorso continuato di sostanze stupefacenti: nell’arco temporale dei dodici mesi in cui si è articolata l’inchiesta, dall’aprile 2015 all’aprile di quest’anno, sono stati registrati 31.750 cessioni di cocaina, per un guadagno illecito calcolato in poco meno di un milione e mezzo di euro, 250-300mila euro per ogni “cavallo”.
«Non si tratta di un’organizzazione unitaria, ma di quattro gruppi che agivano autonomamente ma comunque in contatto tra loro nel territorio delle province di Lecco e Monza, tra Civate e Lissone - ha spiegato ai giornalisti il dirigente della Squadra mobile cittadina, commissario capo Marco Cadeddu -. Abbiamo chiamato l’operazione “Mayday” perché è nata da una richiesta di aiuto che ci è giunta direttamente dal territorio, dai cittadini e dalle istituzioni del paesi attraversati dalla statale 36, ancora una volta “asse” dello spaccio. Anche in questo caso, con in operazioni analoghe che abbiamo portato a compimento negli anni passati, i pusher smerciavano la droga nelle zone boschive non lontane dalla superstrada, in qualche caso sporadico anche in abitazioni, ma il più delle volte il passaggio avveniva in mezzo alla boscaglia. Dove peraltro gli spacciatori, sprovvisti di un domicilio fisso, bivaccavano, almeno nella bella stagione».
Gli arresti e le perquisizioni hanno toccato i Comuni di Nibionno, in particolare la località Gaggio, Rogeno, Costa Masnaga e Garbagnate Monastero per il Lecchese, Briosco e Lissone per la provincia di Monza e Merone in provincia di Como.
In manette sono finiti i marocchini Mohamed Achchab, 29 anni, Fouad Draoui, 27, Khalid Faida, 36, Salah Samaoui, 32, Youssef Bencherefi, 29, Younesse Maatouch, 33, Cherkaoui Ezzaouya, 27, Issam Mdarhem, 31, e l’agerino Mohamed Blabed, 30 anni, Obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria per Hamza Mortabit, 20 anni, Adil Mhijir, 33, Ahmed Wahid, 32, e Abdessamad Mhijir, 28 anni, marocchini, e per l’albanese Oltion Tafa, 33 anni.
© RIPRODUZIONE RISERVATA