Cronaca / Oggiono e Brianza
Venerdì 29 Dicembre 2017
Rogeno, sciolto il contratto del campus
I tempi slittano, finanziamenti a rischio
Il Comune ha accettato la chiusura anticipata proposta dalla ditta che aveva vinto Il contenzioso ha prolungato i termini e i lavori sono indietro, ma ora è tardi per il subappalto
Altro colpo di scena nella storia infinita delle nuove scuole: il Comune di Rogeno ha accettato lo scioglimento anticipato del contratto, proposto dalla ditta “Sari Srl” di Pomezia Terme, che era impegnata (capogruppo dell’associazione temporanea con “Melillo Appalti Srl”, di Roma) proprio nella costruzione del “campus”.
L’appalto era stato affidato mesi fa col ribasso dell’80% sull’importo della progettazione e del 12% sui lavori, quindi per un importo netto contrattuale di 2.170.514 euro (di cui € 8.714 per la progettazione esecutiva); all’epoca della gara, però – com’è noto - la seconda in graduatoria, “Esteel Srl” di Roma, contestò la procedura di aggiudicazione, ricorrendo al Tar. Sarà proprio quest’ultima, ora, a poter subentrare nel cantiere, ma non per sentenza del tribunale dove, anzi, la vicenda stava protraendosi al punto da far saltare il contributo ministeriale e i fondi europei, indispensabili al Comune di Rogeno per costruire la scuola stessa. La primavera scorsa, per non rimetterci tutti quanti, fu raggiunto un accordo fra le parti per abbandonare il contenzioso. “Sari Srl” ha effettivamente depositato, poi, lo scorso settembre, la progettazione e, il 3 ottobre, i lavori sono iniziati regolarmente, proseguendo speditamente fino al 17 ottobre, quando gli operai hanno cominciato a latitare fino alla sostanziale sospensione dei lavori, a partire dal 27 ottobre, con «problemi connessi alla messa in sicurezza del cantiere», secondo quanto rilevato dal responsabile del procedimento, che dal 7 novembre ha iniziato a contestare. Alla fine, “Sari srl” ha ammesso che «lo slittamento dell’avvio dei lavori, per l’effetto del contenzioso, ha inciso in misura rilevante sull’organizzazione della commessa» riconoscendo «difficoltà nel garantire la tempistica dell’intervento, sempre derivanti dal contenzioso, cioè da eventi di forza maggiore». La ditta ha riconosciuto «l’importanza per il Comune della tempestiva realizzazione del nuovo campus scolastico, anche in relazione al contributo del ministero per l’Istruzione» dichiarandosi così «disponibile a concordare lo scioglimento consensuale del contratto d’appalto, senza l’applicazione di penali né richieste di indennità»
Nemmeno iniziato
Ciò, a patto che il Comune paghi i lavori realizzati e le spettanze dei subappaltatori. Tuttavia, il termine ultimo assegnato per poter dimostrare all’Europa di avere sovvenzionato realmente una scuola - ultimata, collaudata e interamente pagata – era il 31 agosto scorso: si poteva sperare in una proroga. A fine 2017, invece, il nuovo importo di contratto risulta essere di 2.119.519 euro: cioè, lungi dall’essere ultimato, il “campus” non è stato pressoché nemmeno iniziato.
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