Cronaca / Oggiono e Brianza
Giovedì 27 Settembre 2018
Rocco Palombella a Lecco
«Lavoro, non sostegno al reddito»
Il segretario nazionale ha incontrato i delegati e fatto il punto sugli ammortizzatori sociali: «Di Maio ha annunciato che nel decreto Genova verrà inserita la cassa integrazione per le aziende in liquidazione»
«L’Italia è il secondo Paese manifatturiero in Europa, quindi questo è il comparto in cui bisogna continuare a credere. Ma siamo continuamente alle prese con delocalizzazioni, chiusure e riorganizzazioni: un’emorragia continua che mette a rischio la tenuta del tessuto industriale. Tanto che circa il 10% del totale degli addetti è alle prese con la cassa integrazione, tema sul quale è necessario tornare a dare certezze».
Fresco di un confronto con il ministro del Lavoro e dello Sviluppo Economico, Luigi Di Maio, ieri nel Lecchese è giunto Rocco Palombella, segretario nazionale della Uilm. A Garbagnate ha incontrato i delegati lecchesi, guidati dal segretario provinciale Enrico Azzaro, che a sua volta sul territorio si sta confrontando con situazioni particolarmente complesse e delicate.
Il faccia a faccia al Mise di martedì ha avuto come argomento centrale gli ammortizzatori sociali, che riguardano circa 145mila metalmeccanici su un totale di circa 1,5 milioni. Un’apertura colta di per sé come un segnale positivo, dopo anni di porte chiuse.
«Dopo la manifestazione che abbiamo organizzato lunedì a Roma abbiamo avuto modo di illustrare al ministro Di Maio quali sono i rischi di una interruzione della tutela garantita dagli ammortizzatori sociali a una vasta platea di lavoratori – ci ha spiegato Palombella -. Le leggi che si sono susseguite hanno portato a una modifica sostanziale dello strumento, riducendo fortemente le coperture con la prospettiva di politiche del lavoro attive, rivolte al reinserimento dei lavoratori espulsi, che però non sono state attuate. Se riduci tutele, anni e copertura e non apri sbocchi lavorativi, lasci persone senza occupazione né sostegno salariale».
Di Maio, dal canto suo, ha annunciato che nel decreto urgente in fase di predisposizione per Genova verrà inserito il «riconoscimento della cassa integrazione sia per le aziende che smettono di produrre che per quelle messe in liquidazione. Per questi dipendenti ha detto che si troveranno le coperture salariali. Ma resta il tema delle grandi aziende alle prese con processi di riorganizzazione».
Dunque, il confronto è risultato sostanzialmente positivo per il principale comparto economico anche – ovviamente – del territorio lecchese. «Abbiamo ribadito più volte che chiedere sussidi e sostegni al reddito è mortificante per le organizzazioni e per i lavoratori: quello che le persone chiedono è lavoro, sviluppo, la possibilità di avere un luogo in cui esercitare la propria professionalità. Di Maio si è detto disponibile ad affrontare questi argomenti, con tavoli che si apriranno dal prossimo gennaio. Nel frattempo, già dalla prossima settimana, incontrerà anche Cgil, Cisl e Uil su questi argomenti, perché riguardano tutte le categorie di lavoratori».
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