Cronaca / Oggiono e Brianza
Giovedì 05 Ottobre 2017
Riappaltata la caserma dei carabinieri
Stanziati 400 mila euro per concluderla
OggionoNuovi fondi dal ministero per terminare un iter burrascoso che si protrae da sette anni
L’onorevole Fragomeli ha dato la notizia: «Un pressing di settimane che ha dato i suoi frutti»
Altri 400mila euro in arrivo, per la nuova caserma dei carabinieri di Oggiono che, intanto - altra buona notizia - è stata finalmente riappaltata: gli ingenti fondi serviranno al completamento della palazzina per gli alloggi dei militari.
Ora la conferma ufficiale
A darne notizia, ieri, è stato il deputato Pd Gian Mario Fragomeli, che ha parlato di «settimane di pressing nei confronti del ministero; ora, abbiamo la conferma ufficiale della destinazione di ulteriori risorse». Dunque, diventa possibile anche ipotizzare una data per l’eterna incompiuta: «Indicativamente, confidiamo che il presidio potrà diventare operativo entro il 2019. Eravamo impegnati da tempo - ha ricordato Fragomeli - nel difficile compito di reperire le risorse necessarie ad ultimare la costruzione del nuovo polo dell’Arma a Oggiono. Da questo punto di vista, gli ultimi giorni si sono dimostrati indubbiamente fruttuosi: oltre al reperimento dei nuovi fondi per i lavori della palazzina alloggi, infatti, è stata anche finalmente riaggiudicata la gara che permetterà di portare a compimento la costruzione della caserma vera e propria. La maggiore e più funzionale tutela del territorio – ha concluso Fragomeli - sarà il risultato di un impegno portato avanti in totale sinergia tra le istituzioni e col sindaco, Roberto Ferrari», quest’ultimo, della Lega Nord.
Intervento del Provveditorato
Com’è noto, il riappalto dell’opera era nelle mani del Provveditorato alla opere pubbliche della Lombardia, emanazione del ministero delle Infrastrutture dove l’ultima visita congiunta, svolta da Ferrari con Fragomeli, risaliva al giugno scorso. «A Fragomeli va il mio ringraziamento, per tutto il lavoro svolto insieme», manda a dire il sindaco. Per quanto riguarda la caserma, il riappalto riguarda la stazione dell’Arma vera e propria, cioè gli uffici, per circa un milione di euro; per l’ala destinata alle residenze dei militari, quantificata appunto in circa 400mila euro, l’iter si sblocca adesso, quindi anche per questo secondo fabbricato potrà essere intrapresa la procedura.
Notoriamente, innumerevoli difficoltà hanno segnato l’iter della caserma incompiuta di via Kennedy, che va verso il settimo inverno: la prima pietra fu posata nella primavera del 2010 poi, a settembre del medesimo anno, l’impresa “Donati Spa” di Roma abbandonò il cantiere lamentando «ritardi inaccettabili nei pagamenti»le contestazioni sfociarono nel contenzioso col ministero che, dopo quasi un anno, dispose la rescissione del contratto e il riappalto ma, frattanto, la disponibilità dei fondi era divenuta incerta.
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