Cronaca / Oggiono e Brianza
Martedì 02 Febbraio 2016
«Quella telefonata di Riva
mi spaventò e rinunciammo»
Il presidente del Crams imputato per turbativa d’asta per una gara pubblica. Guido Milani in aula: «Mi disse che non si può rubare il lavoro agli altri»
«Ho ricevuto una telefonata da Riva una domenica pomeriggio, ero in Svizzera con i ragazzi per un progetto. Una telefonata che mi spaventò. Mi chiese se, dal momento che avevo vinto la gara per l’assegnazione del Cied, avevo intenzione di partecipare anche a quella per il Centro multimediale perché lui si doveva organizzare. Il tono non era certo amichevole. Mi disse che comunque non saremmo riusciti a gestirlo, il Cied, perché il personale in servizio a quel momento non avrebbe accettato di passare alla nostra cooperativa, non ci avrebbe certamente aiutati. Mi disse che non si poteva rubare il lavoro agli altri».
È stata la testimonianza di Guido Milani, fondatore e presidente di “Ragazzi & Cinema” di Oggiono, a delineare i contorni della vicenda che ha portato a processo, davanti al giudice Salvatore Catalano in ruolo monocratico, Angelo Riva, 60 anni, presidente del Crams, imputato per l’ipotesi di reato di turbativa d’asta posto in atto proprio con la telefonata del 17 novembre 2013 a Milani.
Nella gara di cottimo fiduciario, come si definisce correttamente, indetta nel 2013 dalla Provincia di Lecco per l’assegnazione del servizio Cied, l’offerta della cooperativa di Milani era stata ritenuta vincitrice in virtù del miglior ribasso. Troppo basso, però, a un più approfondito esame, erano state evidenziate carenze sul costo del personale da impiegare.
Riva (difeso dall’avvocato Sabatino Cesare Angelillo), che nulla c’entrava con quella gara ma la cui associazione aveva partecipato invece al bando per la gestione del Centro multimediale, «mi fece pressioni, noi non avevamo mai partecipato a gare pubbliche e non lo faremo mai più - ha raccontato Milani in aula, sentito dopo i due funzionari della Provincia al corrente dei fatti -. Avevamo già pronti tutti i documenti per partecipare anche all’altra gara, ci rinunciammo e ritirammo la nostra offerta per la gestione del Cied».
Si torna in aula il 13 giugno per sentire i testi residui dell’accusa e quelli della difesa.
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