Cronaca / Oggiono e Brianza
Giovedì 05 Dicembre 2024
Premi ai più bravi
La minoranza critica
i parametri stretti
Dibattito in Consiglio sul nuovo bando che alza la votazione restringendo la platea
Le borse di studio sono un premio «per le eccellenze» o «uno strumento per fare comunità»? Su queste due tesi si sono contrapposte, nell’ultima seduta del consiglio comunale, minoranza e maggioranza, a partire dal nuovo bando approvato dalla giunta Cereda secondo cui il contributo deve andare a chi abbia conseguito una votazione di almeno 9/10 al termine della scuola secondaria di primo grado e di 95/100 alla maturità.
Alla scadenza, tuttavia, nei giorni scorsi sono pervenute cinque domande: tre per la scuola media e due per le superiori. La minoranza ha criticato la scelta. Per l’assessore Manuel Mauri, invece, «da parte nostra, la scelta è di tornare indietro rispetto alla manica larga dell’amministrazione precedente: ciò, non per risparmiare l’equivalente di 1.900 euro all’anno, bensì perché riteniamo di dover premiare veramente i meritevoli, che raggiungono risultati importanti.
Per dare segnali di vicinanza ai giovani, esistono altri strumenti: si può pensare un progetto, mentre le borse riconoscono le eccellenze e i talenti portandoli a esempio per la collettività; se il metro fosse l’impegno, allora può meritare la borsa anche chi prende 7». L’attuale minoranza, guida da Michele Bianco, ha rivendicato che «in passato i criteri erano meno restrittivi: dal 2020, la scelta della nostra amministrazione fu diversa e anche l’ultimo nostro bando, nel 2023, fu rivolto a coloro che avessero ottenuto una votazione di almeno 8/10 o 90/100. Così, nel 2023 le borse di studio assegnate sono state 13, più del doppio rispetto a quelle di quest’anno; nel 2022 furono 21, nel 2021 invece 15, così come nel 2020.
Noi crediamo - ha ribadito la minoranza - che il ruolo dell’amministrazione comunale non sia di selezionare i migliori tra i migliori, come fanno per esempio le Fondazioni; il valore è principalmente simbolico e sociale: per gli adolescenti, significa sentirsi parte di una comunità in cui gli adulti e le istituzioni sono vicini, ne seguono il percorso, riconoscono la fatica e l’impegno».
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