Cronaca / Oggiono e Brianza
Sabato 08 Aprile 2017
Parrucchiera multata
«È ingiusto, farò ricorso»
Oggiono, maxisanzione per essersi fatta una messa in piega nel negozio
«Tanti attestati di solidarietà, per me ora è una questione di principio»
Ha suscitato un enorme scalpore il caso della parrucchiera di Oggiono, Mara Lucci, sorpresa mercoledì dai finanzieri a farsi fare dalla propria dipendente una piega (da 10 euro) nel suo stesso salone, di via Montegrappa, senza auto-emettersi la ricevuta.
«La mia dipendente Stefania Burini si è recata fin da giovedì in Guardia di finanza - fa sapere - dove le è stato confermato che il verbale era stato già inoltrato all’Agenzia delle entrate; il mio commercialista, sentito il mercoledì stesso del verbale, ha ribadito gli stessi concetti: la norma esiste, prevede sanzioni e pertanto ci dobbiamo aspettare un atto di accertamento da 500 euro; a noi poco importa se, aderendo poi a modalità di pagamento breve, la cifra potrà diventare magari lievemente inferiore: resta il principio».
«Pertanto – afferma la Lucci - la nostra intenzione è di presentare ricorso, cioè una memoria all’Agenzia delle entrate, ricostruendo le circostanze, che riteniamo sproporzionate».
Tantissimi la pensano come Mara Lucci, a giudicare dalle manifestazioni di solidarietà che ieri ha ricevuto, direttamente in salone e sui social network:
«La solidarietà mi ha fatto, naturalmente, piacere – commenta la parrucchiera – I motivi, però, per i quali mi sono rivolta alla stampa erano più che altro due: rendere nota la vicenda per risparmiare, possibilmente, ad altri la medesima disavventura; e dare risalto a un atteggiamento sanzionatorio secondo noi per nulla ispirato al buon senso, diretto contro chi lavora onestamente: e questo lo ripeto; dal mio negozio non è uscito mai nessuno senza la fattura; ciò che è successo e che una dipendente ha acconciato la propria titolare ed io stessa non ero nemmeno uscita dal negozio prima che i finanzieri arrivassero a muovermi la contestazione; anzi, non ho avuto neppure il tempo di avvicinarmi alla cassa, qualora avessi voluto farlo».
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