Papa Francesco, i ricordi oggionesi: «Abbracciò mio figlio e gli chiese di pregare per lui»

Oggiono

Papa Francesco lascia un «indelebile ricordo» anche in figure di spicco di Oggiono: l’ex assessore comunale ai Servizi sociali e Lavori pubblici Antonio Cesana e l’imprenditore Emilio Villa (già consigliere comunale delegato alla Sicurezza) col figlio Alessandro ebbero udienze private col Santo Padre. Papa Francesco colse subito le particolarità del giovanissimo oggionese: «Prega per me» disse Francesco ad Alessandro, abbracciandolo; è stata questa la straordinaria esperienza vissuta nell’aprile del 2014 dall’allora quindicenne, diversamente abile, molto devoto alla Madonna di Mejugorie (dove il papà e la mamma, Silvana Colombo, lo accompagnano spesso).

«Papa Francesco - raccontano - fu capace di metterci a nostro agio perché, in un incontro così importante, eravamo sicuramente agitati. Il Pontefice ci ha messo addosso una grande forza. Dopo mezz’ora di colloquio, Francesco, che non ci metteva molto a capire le persone, ad Alessandro ha chiesto: “Prega per me, perché la tua preghiera è più importante della mia”. Questa è stata una frase che ci ha colpito nel profondo. Alessandro, seppur disabile, aiuta gli ultimi, aiuta gli anziani, va negli ospedali sostenendo gli altri ragazzi che hanno dei problemi. Ora stiamo cercando di andare a Roma, per l’estremo omaggio, portando con noi anche il pensiero del cardinale Angelo Scola, che a propria volta è molto affezionato ad Alessandro: va spesso a casa del Cardinale, che abita a poche centinaia di metri da noi in frazione Imberido».

Papa Francesco ha segnato, col suo pontificato, un’epoca: per Villa «il Santo Padre ci ha trasmesso tanta semplicità. Era una persona molto attenta e umile. Ci ha lasciato proprio questo senso di umiltà. Con Alessandro ha trovato un grande feeling quando gli ha detto, appunto, che lui stesso (operato più volte) pregava per gli altri piccoli degenti e non per sé. Papa Francesco aveva conosciuto le periferie, simili a favelas, arrivava da posti (come diceva lui) “alla fine del mondo”: durante l’udienza - rievocano Emilio e Alessandro Villa - ci ha raccontato tanto della sua Argentina. Ecco, ci ha lasciato questo suo modo di essere, che ci ha toccato nel profondo del cuore e ci accompagna tuttora nella quotidianità».

Antonio Cesana, con la moglie Caterina “Nella” e la figlia Patrizia, col marito Roberto, incontrarono Papa Francesco a gennaio del 2017: celebravano rispettivamente il 50esimo e il 25esimo di nozze. Ricordano «ancora perfettamente le parole con le quali Francesco li accolse: “Cinquant’anni di matrimonio? Ma come avete fatto? E, ditemi: tra tutti, chi ha litigato di più?”: Papa Francesco ci spiazzò - dicono - col suo candore». L’incontro avvenne nella cappella della Domus Sanctae Mariae. «È stato il regalo più bello che potevamo farci – affermano, commossi – Papa Francesco trasmetteva davvero qualcosa di incredibile: un’energia che non si può tradurre, una serenità mai avvertita prima, palpabile, che arrivava letteralmente al cuore».

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