Oggiono: proteste per il cantiere nei pressi del lago

Non c’è pace, in particolare quest’estate, per il lago di Annone. Mentre sui social i cittadini insistono con preoccupate segnalazioni per il colore giallo intenso delle acque (e l’altro ieri Ats ha stabilito la non balneabilità di Annone, unico comune maglia nera in tutto il Lecchese) da Oggiono i fruitori della passeggiata sollevano ulteriori interrogativi.

«È impressionante - denunciano - la condizione degli scavi nelle vicinanze delle piscine: sembra tutto abbandonato e, in ogni caso, l’impressione è che da qui possa provenire un contributo certamente evitabile all’inquinamento del bacino e al degrado dell’ambiente». È questa la testimonianza di chi passa da lì per fare jogging o portare a spasso il cane. Allibiti, i cittadini documentano «un pantano, con tronconi di tubazioni e vasche lasciati a se stessi».

Il sindaco di Oggiono, Chiara Narciso, spiega: «Si tratta dei lavori finanziati con fondi Pnrr per la regimazione idraulica di via Dante (e, a monte, via Don Saporiti). Quelli segnalati dai cittadini sono i tubi che, prendendo acqua dalla vasca, la fanno passare sotto via Dante e la convogliano a lago, per garantire d’ora in poi un migliore smaltimento e prevenire allagamenti, anche della carreggiata stessa». Peraltro, Oggiono (con la località Sabina) è tra i circa venti comuni e punti di prelievo della provincia dichiarati venerdì da Ats balneabili. In via Dante il progetto è dello “Studio Associato di ingegneria Luca Magnaghi, Matteo Magnaghi e Agostino Mauri”; l’intero pacchetto delle opere comporta una spesa complessiva di 583.000 euro.

Gli ingegneri evidenziano: «Successivamente alla consegna del progetto, l’amministrazione comunale (a seguito dell’incontro avvenuto con le proprietà delle aree interessate dai lavori previsti su via Dante) ha chiesto di eseguire alcune modifiche. Pertanto, sulla base degli obiettivi precedentemente fissati e le nuove richieste avanzate, si è proceduto all’aggiornamento del progetto definitivo-esecutivo. La previsione è diventata di sostituire le tubazioni in calcestruzzo con nuove tubazioni in poliestere rinforzato con fibra di vetro - cioè vetroresina - Tale modifica e l’aggiornamento dei prezzi ha determinato un incremento di costi». Su via Dante, la regimazione idraulica riguarda il Rio Ca’ Bianca nel tratto a cielo aperto tra la ferrovia e la strada stessa. «Qui, come riferiscono i tecnici comunali - ricordano gli ingegneri incaricati - a seguito di eventi meteorici importanti, si sono sempre verificati allagamenti del parcheggio privato e della viabilità comunale, causando numerosi disagi alla circolazione. Il tratto finale del “Rio”, dall’imbocco del condotto interrato fino allo sbocco a lago, era caratterizzato da diverse tipologie di manufatti, con l’innesto su uno a sezione rettangolare da 50 centimetri per 70 con una griglia. Per i primi metri fino ad arrivare su via Alighieri la tubazione in calcestruzzo originale presentava un diametro di 500 millimetri, sempre in calcestruzzo, poi si susseguono due tubazioni in Pvc del diametro di 315 millimetri parallelamente alla viabilità per una lunghezza di circa 45 metri, per poi deviare in direzione del lago con una tubazione in calcestruzzo da 800 millimetri».

Il tracciato individuato per la realizzazione del nuovo condotto di scarico uniforme ha interessato la viabilità sterrata che collega la via Dante con la darsena esistente a lago, sul cui lato destro è presente il muro di recinzione. «Il cantiere - secondo i tecnici - riguarda la realizzazione della nuova tubazione a partire dalla cameretta esistente sulla viabilità comunale, del diametro di 1000 millimetri e, nel tratto finale dello scarico a lago, una conduttura in acciaio, al fine di garantire un miglior deflusso delle acque derivanti dal Rio, con camerette di ispezione prefabbricate da 150 a 200 millimetri per lato».

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