
Cronaca / Oggiono e Brianza
Mercoledì 29 Agosto 2018
Oggiono, un prato verde lambisce il lago
Oggi il battello spazza le castagnole
L’Autorità di bacino interviene per spezzare il ciclo vitale delle alghe e evitare danni Se passa troppo tempo si depositano sul fondo e inquinano, a Bagnolo in passato scarsi risultati
Oggiono
L’effetto ottico è suggestivo: a Bagnolo, tra la darsena nuova e quella antica, detta del Generale, il prato verde brillante scende a lambire il lago; qui pare solcato da un sottile canale, per poi estendersi ancora molte decine di metri fino a incontrare definitivamente l’acqua.
In realtà, metà di quella distesa è costituita dalla vegetazione infestante – le famigerate castagnole d’acqua – che sono tornate a invadere il bacino: formano una vasta piattaforma galleggiante.
Per adesso, il colpo d’occhio è quasi bello, ma tra poche settimane le castagnole concluderanno il proprio ciclo vitale, avvizziranno, emaneranno un pessimo odore, poi precipiteranno sul fondo, dove inquineranno ulteriormente le acque con gli elementi prodotti dalla decomposizione. Un ciclo che, da oggi, l’”Autorità di bacino del Lario e laghi minori” interverrà per spezzare: è atteso in mattinata, infatti, il battello spazzino, che proverrà da Garlate, dove ha lavorato nelle ultime settimane. Il vicepresidente dell’ente, Giuseppe Mauri, intanto si guarda attorno perplesso: «Le castagnole, sul lago di Annone, quest’anno non dovevano neanche esserci: il fenomeno è stranissimo. Infatti, come si ricorderà, la fioritura primaverile c’era stata, poi, all’improvviso, la vegetazione era come scomparsa. Soprattutto in località Isella, la pianta sembra quasi del tutto sparita; già abbiamo detto che, lì, è come se il lago fosse stato diserbato – ribadisce Mauri – Infatti, non sono sparite solo le castagnole, bensì anche altra vegetazione, a partire da alghe che erano ritenute benefiche per l’ecosistema. Abbiamo interpellato il settore Ambiente della Provincia e stiamo attendendo risposte, ormai imminenti. In passato, a Isella, le fioriture erano sempre state tanto abbondanti, da non poter nemmeno attraversare il canale di collegamento tra il cosiddetto lago piccolo, di Civate, e quello grande, di Oggiono; al contrario, lì questa volta non ve n’è pressoché più traccia».
L’esplosione, adesso, è a Bagnolo. Che cosa fare? «L’Autorità di bacino – informa Mauri – già aveva programmato un intervento di sfoltimento con il battello spazzino; domai il mezzo arriva, incrociando le dita». Intatti, qui il battello non ha mai dato grandi risultati: sul lago di Annone ha debuttato quattro estati fa, ma totalizzando sempre poche ore, per guasti al mezzo o carenza di addetti; lo scorso anno, l’”Autorità” s’era rivolta a un’azienda esterna, capace ma che si scontrò con la realtà: un’estensione di oltre 100mila metri quadrati; non essendo stato possibile eseguire un intervento massiccio nelle precedenti stagioni, le castagnole presentavano un fusto sommerso molto ramificato e «del diametro di un braccio», perciò richiedevano molto tempo e grandi sforzi»
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