Cronaca / Oggiono e Brianza
Venerdì 14 Febbraio 2020
Oggiono. Galbiati group: ventitrè esuberi
L’impresa ha chiesto il concordato
I dipendenti licenziati sono in cassa integrazione straordinaria per un anno
È nata una nuova società che ha sottoscritto l’affitto del ramo d’azienda con 79 lavoratori
Un concordato preventivo in continuità indiretta mediante l’affitto del ramo azienda: il Tribunale di Lecco - presidente Ersilio Secchi, insieme ai giudici Mirco Lombardi ed Edmondo Tota (relatore) - ha concesso 120 giorni di tempo alla Galbiati Group Srl di Oggiono per la presentazione del piano, accogliendo la richiesta avanzata dall’azienda tramite l’avvocato di fiducia Carlo Galli del Foro di Lecco.
Nominati commissari giudiziali il commercialista Silvio Giombelli e l’avvocato Stefania Ticozzi. Il termine per il deposito della documentazione è fissato per il prossimo 9 giugno.
Fondata nel 1962, la Galbiati Group si occupa di lavorazioni e costruzioni meccaniche e opera in prevalenza nei settori siderurgico, energetico, astronomico, tramissione di potenza e della meccanica generale.Grazie alla qualità delle produzioni e alla tecnologia impiegata, Galbiati Group è un’impresa riconosciuta a livello internazionale, con un fatturato estero che raggiunge il 52% del totale. Fino a qualche giorno fa contava 102 dipendenti.
Dal 10 febbraio, 79 lavoratori sono stati assorbiti dalla nuova Galbiati Costruzioni Meccaniche Srl, newco a socio unico che lo scorso 28 gennaio ha sottoscritto l’affitto del ramo d’azienda subordinato a un accordo sindacale per la riduzione del personale. I 23 esuberi hanno avuto accesso alla cassa integrazione straordinaria della durata di un anno.
Ciò ha aperto le porte al gruppo Bsa, già conosciuto sul territorio per aver “salvato” la Ttl, Tecno Tempranova Lecchese Srl di Dolzago, con 130 dipendenti e un fatturato di 30 milioni di euro, società fondata nel 1986 e specializzata nella tempra a induzione a alta, media e bassa frequenza su particolari meccanici in acciaio e ghisa.
Già operativa nel settore della metalmeccanica, la Bsa, sede legale a Milano ha deciso di investire nella Galbiati, offrendo all’azienda un salvagente e salvaguardandone il valore e la forza lavoro che ha competenze molto elevate.
«Una bella operazione di ripartenza – la definisce l’avvocato Galli – che salva quasi integralmente il gruppo oggionese». Del gruppo Bsa, fondata nel 1979 e punto di riferimento per i costruttori dì impianti, centri di servizio e aziende del settore siderurgico alla ricerca di componenti di alta qualità e affidabilità nel settore delle spianatrici, fa parte, oltre alle due aziende lecchesi, anche la Termostahl Srl con sede a Pero (nel hinterland milanese): nata nel 1954, è stata la prima azienda italiana a utilizzare la tecnologia a induzione per i trattamenti termici.
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