Oggiono, il cavallo sarà il grande protagonista del Fierone

La svolta è dovuta all’epidemia Bluetongue

Ed eccolo, il protagonista del Fierone 2024: ci sarà il cavallo al centro del programma della manifestazione zootecnica al via il 25 ottobre, della quale la Pro loco di Oggiono anticipa il programma. La svolta è dovuta all’epidemia Bluetongue, che colpisce i ruminanti; facendo di necessità virtù, la scommessa della Pro loco è evidente fin dal manifesto dell’evento, fresco di stampa: niente pecora brianzola, che ne era tradizionalmente l’emblema, né gli agnellini sempre di forte richiamo per il pubblico delle famiglie con bambini; niente foto di copertina nemmeno per i bovini - da latte, da ingrasso o di razze con enormi corna e bisonti - cioè i protagonisti degli ultimi anni, su cui la Pro loco aveva puntato per riassortire gli stand.

Questi ultimi hanno effettivamente traghettato il Fierone rimettendolo in moto dopo il Covid e salvandolo inoltre lo scorso anno dall’assottigliarsi dei capi dovuto al divieto di movimentare i suini per arginarne la peste. Quest’anno, neppure specie esotiche come lama o alpaca potranno farci niente e, per contrastare l’ulteriore tegola che si è aggiunta, cioè il morbo Bluetongue, bisognerà letteralmente puntare sui cavalli. I fieri destrieri, i simpatici pony, persino gli asinelli saranno tra gli elementi di punta, oltre ad altri esemplari di allevamento che rientrano tra gli animali da cortile: per i visitatori, l’attrattiva non mancherà; bisognerà vedere come reagirà invece il mercato, poiché la Fiera di Sant’Andrea di Oggiono ha sempre svolto un importante ruolo anche in questo senso: non solo intrattenimento per famiglie, ma anzi principalmente luogo di incontro e affari, tra gli addetti ai lavori, abituati a considerarla un punto di riferimento tra i pochi rimasti nell’intera regione.

Lo scorso anno il Fierone dovette fare a meno degli allevatori di suini, ma tagliare fuori ora anche ovini e bovini è una sfida che, per giunta, va di pari passo con la difficoltà di un adeguato rimpiazzo. I cavalli non sono facilmente gestibili, possono più facilmente imbizzarrirsi, non si lasciano obbligare in gran numero nel medesimo spazio; oltre ad altri aspetti tecnici, gli equini non hanno sicuramente un mercato ampio come gli animali da reddito. La Pro loco si appresta a fronteggiare, quindi, la più grande delle imprese, come se pandemia e peste suina non fossero bastate. L’associazione presieduta da Danilo Riva non arretra, comunque, di un passo: il programma dell’edizione 2024 ricalca senza esitazioni quello consueto.

Si comincia venerdì 25, ma non alle 19, bensì già alle 12, con l’apertura del tendone ristorante in via Roma, col ricco menù al quale la Pro loco tiene abitualmente fede; la sera, si replica. Sabato 26, alle 12.15, nello stesso luogo verrà impartita la benedizione da parte del prevosto don Maurizio Mottadelli; seguirà il “Pranzo della tradizione” per i cittadini anziani (le adesioni sono aperte, da parte del Comune, nell’ufficio dei Servizi sociali in via Lazzaretto) e, in serata, ecco di nuovo il servizio ristorante. Domenica 27 la fiera zootecnica verrà ufficialmente inaugurata, alle 10, nella sede di viale Vittoria con i discorsi delle autorità. L’esposizione del bestiame, dei mezzi agricoli e della filiera enogastronomica proseguirà il lunedì ed è confermata la premiazione degli allevatori in serata, con le autorità, dopo la cena che avrà inizio alle 19.

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