Cronaca / Oggiono e Brianza
Domenica 14 Marzo 2021
Oggiono, Bimbo con la febbre
tampone a 135 euro
Una mamma denuncia l’odissea per poter effettuare la diagnosi veloce al piccolo, sei giorni al Bione
Neanche la struttura privata ha risposto, la soluzione a domicilio di un’infermiera privata: «E chi non può pagare?»
Mamma di un bimbo di tre anni, «con febbre altissima e sospetto Covid», si è ritrovata costretta «a un giro dell’oca», ma forse definirlo girone infernale sarebbe più appropriato.
Per diagnosticare che cosa avesse il figlioletto, la giovane oggionese ha finito per interpellare chi le ha effettivamente garantito un tampone, ma del tipo molecolare, a domicilio, per 135 euro.
L’inizio mercoledì
L’odissea è cominciata mercoledì, quando le condizioni del bambino hanno suggerito la necessità degli accertamenti. «Frequenta l’asilo nido - spiega la madre - inoltre ha una sorellina di pochi mesi. Quindi, temendo che potesse essere anche contagioso, mi sono rivolta ad Ats, cioè al punto tamponi istituito apposta per chi va a scuola. Dal drive-through del Bione, la data che mi sono vista assegnare era il 16 marzo: cioè, sei giorni dopo, durante i quali un bambino piccolissimo avrebbe potuto arrivare a manifestare sintomi ancora più gravi, contagiare la sorella e tutti quanti. Non parliamo neppure di andare all’ospedale, dove il tampone lo fanno solo a chi già ha raggiunto le condizioni per dover essere ricoverato».
A quel punto, la mamma ha pensato di rivolgersi a una struttura privata: «Macché; l’eccellenza lombarda, che di solito - sottolinea - riesce a essere tale almeno per chi ha i soldi, stavolta non ha risposto: cioè, il poliambulatorio, alla mia conferma che il bambino manifestava febbre, mi è stato risposto: allora, in struttura non entra». Di fronte a questo ostacolo, la mamma non si è comunque arresa. Pur di capire che cosa avesse il figlio e garantire la salute del piccolo, ma anche della sorellina, ha iniziato a bussare a tutte le porte. «E, finalmente, soldi alla mano, una si è aperta». L’indicazione è provenuta da una farmacia di un comune a parecchi chilometri di distanza: «Il titolare conosce un’infermiera, che in sé - rimarca la donna - è stata provvidenziale e mi ha risolto il problema: il tempo di telefonarle, spiegarle il caso, metterci d’accordo; è venuta a domicilio, qui a Oggiono. Ats: sei giorni; infermiera privata,, quattro ore e mezzo. Costo: 135 euro; mio figlio è risultato negativo; stiamo tutti bene. Grazie al cielo. Però, se quei soldi non li avessimo avuti? E se non l’avessi trovata?».
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