Cronaca / Oggiono e Brianza
Martedì 16 Gennaio 2018
Negozi che chiudono una lenta agonia
Oggiono, neanche sui numeri c’è accordo
La consigliere Chiara Narciso lancia l’allarme per le troppe serrande giù nel 2017 . Il sindaco Ferrari non ci sta: «Solo alcuni casi, ma ci sono anche aperture in zone riqualificate»
È mezzo pieno, o mezzo vuoto, il bicchiere del commercio: brinda alla «buona salute dell’economia locale» il sindaco, Roberto Ferrari, mentre stacca un assegno per «continuare a sostenerlo»; l’opposizione politica, invece, sottolinea le «numerose cessazioni di attività che – secondo la consigliere Chiara Narciso – hanno caratterizzato l’anno appena trascorso».
A 2017 appena concluso, il bilancio del Comune è di «due attività cessate in piazza Sironi e una nei pressi dell’ortofrutta sulla provinciale ma ciò – sottolinea il sindaco – a fronte di numerose altre attività nuove, che hanno aperto, tra cui un fiorista e un negozio di caramelle. La tanto contestata via Giovanni XXIII, cioè la provinciale, è completamente rinnovata: numerose attività sono subentrate nei mesi scorsi a quelle che hanno lasciato: pensiamo al bar “Pepe nero”, ma anche a importanti nuovi arrivi, come “Goldenlady”. La riqualificazione della provinciale è stata controversa – ricorda Ferrari - e l’intervento della nostra amministrazione, per dotarla interamente di ampi marciapiedi, è stato vituperatissimo, con aspre critiche per l’eliminazione delle banchine abusivamente sfruttate a mo’ di parcheggio tuttavia, se i negozi sono la prova del nove, non ci sentiamo certo di concludere con un bilancio negativo. Possono certamente colpire – prosegue Ferrari - le saracinesche che si abbassano, le luci che si spengono, ma vanno considerate inoltre le motivazioni: siamo di fronte a cessate attività per fine vita dell’impresa, cioè per la sacrosanta decisione dei titolari di concludere un’esistenza di lavoro e ritirarsi in pensione».
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