Sembra avviarsi alla stretta finale il caso delle multe, che fioccano sulla strada provinciale prevalentemente in alcuni tratti, a detta degli esercenti e dei loro clienti: il capogruppo dell’opposizione, Arveno Fumagalli – a propria volta convinto assertore dell’ingiustizia - ha avanzato la richiesta degli «ordini di servizio impartiti ai vigili nel biennio dal 2014 al 2015». Intanto, una delle attività – il “Bodega Café” – sta «valutando l’esposto alla Procura, sulla base di documentazione già disponibile».
Nel mirino c’è il sindaco, Roberto Ferrari. La documentazione dovrebbe chiarire le dinamiche: «L’amministrazione comunale – rende noto Fumagalli – sta opponendo resistenza, ma l’accesso agli atti è un diritto e consentirlo è un obbligo di legge, tanto più nei riguardi dei consiglieri comunali. Pertanto, noi non ci arrenderemo e, da parte dell’amministrazione, non ci sarà modo di eludere la richiesta, che risale al 28 settembre scorso, inoltrata anche al comandante della polizia locale stessa, oltre che alla segreteria del Comune». Il sindaco, Roberto Ferrari, tuttavia replica: «Abbiamo già chiarito che l’accesso agli atti non consiste, di norma, nel trasformare gli uffici nell’archivista personale del consigliere Fumagalli il quale, di punto in bianco, chiede annate di documenti; nel caso specifico, attende invano: non ci sono ordini di servizio; non funziona così. Esiste la distinzione delle funzioni, perciò ogni responsabile di servizio esercita il proprio ruolo con l’autonomia del caso. Il sindaco non ordina alla polizia locale di andare qua e non là: non lo potrebbe mai fare, nemmeno nell’assurdo caso in cui volesse».
Intanto il “Bodega cafè” medita di presentare esposto in Procura.
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