Cronaca / Oggiono e Brianza
Mercoledì 23 Novembre 2016
Moschea, non è ancora finita
Duello al Consiglio di Stato
Oggiono, il Tar ha dato ragione al Comune tre volte
Ma i proprietari dell’immobile non demordono
Dopo tre ricorsi al Tar, ora la questione del centro islamico non autorizzato ricavato in un negozio, approda dinnanzi al Consiglio di Stato. È sempre scontro aperto tra l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Roberto Ferrari e la proprietà dell’immobile di vicolo Sant’Agata dato in affitto al centro culturale “La Rosa”, trasformato da questi in una moschea.
Una questione che si trascina da tempo, da quando dopo alcuni controlli era emerso che il negozio situato in un condominio in pieno centro, veniva invece usato come luogo di culto. Una moschea insomma, che arrivava ad accogliere anche un centinaio di persone, senza che fosse mai stata cambiata la destinazione d’uso e senza autorizzazioni nè un piano dei servizi.
Il primo cittadino ha ottenuto dalla giunta, il mandato di resistere anche di fronte a questo ultimo grado di giudizio. Pertanto sono stati stanziati altri 5 mila euro per dare incarico a uno studio legale per difendere il Comune dalla richiesta di annullamento dell’ordinanza sulla destinazione d’uso del locale, e per impedire che la moschea non autorizzata, resti aperta.
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