
Cronaca / Oggiono e Brianza
Martedì 18 Marzo 2025
Molteno, da settembre 2026 il Besanino rimarrà fermo per un anno
Previsto un intervento di innalzamento dei binari necessario alla costruzione della Pedemontana nel tratto compreso tra la stazione ferroviaria di Macherio-Canonica e Biassono-Lesmo
Molteno
Il Besanino rimarrà fermo per un anno, da settembre 2026, per permettere un intervento di innalzamento dei binari necessario alla costruzione della Pedemontana nel tratto compreso tra la stazione ferroviaria di Macherio-Canonica e Biassono-Lesmo. L’interruzione della linea Monza-Molteno-Lecco per dodici mesi avrà importanti ripercussioni sul traffico e le navette sostitutive rischiano di ritrovarsi nuovamente bloccate negli ingorghi come già la scorsa estate, quando il Besanino rimase fermo per tre mesi - per lavori sulla tratta – e l’introduzione dei bus creò molti problemi, con ritardi e corse soppresse.
Intanto, l’altro giorno si è riunito il tavolo tecnico, convocato in Regione dagli assessori Franco Lucente (Trasporti e Mobilità sostenibile) e Claudia Maria Terzi (Infrastrutture e Opere pubbliche), con gli amministratori locali e i consiglieri regionali dei territori interessati, oltre ai tecnici di Pedemontana e di Cal (Concessioni Autostrade Lombarde). Conferma Lucente: «Gli interventi infrastrutturali avranno evidenti conseguenze anche per il servizio ferroviario, con l’interruzione della tratta, in pratica, tra Triuggio e Villasanta. Proprio per questo motivo, con Trenord e Rfi ho avviato da tempo un confronto per allestire i servizi sostitutivi migliori da assicurare al territorio e individuare in maniera collegiale le soluzioni adeguate per garantire ai pendolari di poter raggiungere la loro destinazione in maniera puntuale e senza eccessivi disagi».
Per l’assessore Terzi «il tavolo è utile per capire nel dettaglio le necessità dell’utenza e degli amministratori locali, in modo da trovare soluzioni praticabili rispetto alle conseguenze dell’intervento infrastrutturale. Inoltre, Pedemontana e Cal stanno collaborando attivamente per attenuare il più possibile l’impatto dei lavori».
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