Molteno: il ponte è a rischio, serve una soluzione

Costruito prima dell’Unità d’Italia, ricade sotto la competenza della Soprintendenza. Il sindaco Chiarella: «Dobbiamo trovare una risposta che sia sicura, sostenibile e condivisa»

«Stiamo lavorando con la Regione e l’Agenzia interregionale per il fiume Po (competente anche per il fiume Bevera) per garantire soluzioni alla chiusura del ponte di viale Consolini integrate nel contesto più ampio della gestione idraulica del nostro territorio»: lo affermano in una lettera aperta ai cittadini il sindaco, Giuseppe Chiarella e l’assessore ai Lavori pubblici, Andrea Bassani.

Nuovi finanziamenti

«Per febbraio - annunciano - avremo le prime ipotesi tecniche da discutere con il tavolo tecnico regionale. Il nostro impegno è quello di trovare una soluzione sicura, sostenibile e condivisa per il ponte e, se possibile, ottenere finanziamenti per un’opera che, anche dal punto di vista economico, è imponente e avrebbe altrimenti riflessi enormi sul bilancio comunale. Siamo consapevoli dell’importanza che il ponte ha per la viabilità e per la sicurezza del nostro comune - aggiungono -. Il viale rappresenta uno dei più antichi collegamenti della zona, documentato già nel XVIII secolo. Non esistono evidenze certe circa la data di costruzione del ponte, né sull’identità dell’ente che lo ha costruito, tuttavia, con molta probabilità, si tratta di un’opera realizzata prima dell’Unità d’Italia (cioè del 1861) e siamo in assenza di una chiara titolarità. È un ponte ad arco originariamente costruito in pietra, con fondazioni in blocchi di squadrati. Nel corso degli anni, l’infrastruttura ha subito interventi di ampliamento, tra cui la realizzazione di manufatti in calcestruzzo armato, destinati ad allargare la carreggiata e ad ospitare una pista ciclabile».

Gli incarichi

«Secondo la legislazione vigente - ricorda l’amministrazione comunale - le opere con più di 70 anni costituiscono beni storici e sono quindi soggette al parere della Soprintendenza per qualsiasi intervento di modifica, restauro, manutenzione o eventuale rifacimento. Il ponte - continuano Chiarella e Bassani - è stato chiuso all’inizio del dicembre scorso a causa di un importante cedimento strutturale della calotta. Non si tratta, quindi, di una scelta discrezionale dell’amministrazione comunale. Da parte nostra, abbiamo avviato le procedure per affidare incarichi a esperti e valutare scenari alternativi tra cui il consolidamento del ponte esistente o la realizzazione di una nuova struttura con sezione idraulica adeguata. Le simulazioni riguarderanno anche le conseguenze a valle e la compatibilità idraulica col ponte ferroviario a valle».

Se ne parlerà anche nella prossima seduta del consiglio comunale: infatti, com’ è noto, la minoranza solleva interrogativi che dovranno trovare risposta proprio in assemblea: «Quali ragioni - si domanda il capogruppo, Giovanni Galimberti - hanno spinto l’amministrazione comunale di Molteno a investire i fondi già finora a disposizione per il dissesto idrogeologico, e a richiedere ulteriori finanziamenti sul medesimo ambito, per interventi indirizzati a opere che lo studio a disposizione del Comune fin dal 2018 in materia di rischio idraulico classificava “di minor urgenza”?».

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