Cronaca / Oggiono e Brianza
Sabato 12 Maggio 2018
Molteno, parco Villa Rosa e ex Badoni
Il degrado regna sovrano
Tartarughe morte nel laghetto circostante e vegetazione alta
Minoranza all’attacco: «Denuncia alla protezione animali per le condizioni»
Persino una «tartaruga morta nel laghetto», dentro il parco di Villa Rosa che circonda il municipio: la scoperta ha suscitato raccapriccio nei cittadini che frequentano il vasto giardino pubblico; l’ex sindaco, Ferdinando De Capitani, che è tra quanti hanno notato con raccapriccio le condizioni della vasca, ha preannunciato «la denuncia all’Ente nazionale per la protezione degli animali».
Un problema già sollevato
Il problema della gestione e del decoro del parco era emerso già in passato, con la segnalazione inoltre – da parte del consigliere comunale di “Progetto per Molteno”, Giovanni Galimberti – di movimenti sospetti, con l’oscurità, tra gli alberi.
E sempre Galimberti che, frattanto, ha presentato un’interrogazione per il decoro anche dell’area ex Badoni, dove «la vegetazione è incolta, straripante, con varie conseguenze: offre riparo alla fauna infestante e per il consumo e lo spaccio di droga».
Per l’area ex Badoni (un triangolo di circa 27.000 metri quadrati delimitato a nordest dal Bevera, a ovest dalla recinzione che si affaccia su via Moro e, a sud, dalla linea ferroviaria) il Comune può solo ordinare alla proprietà di ripulirla ed è proprio ciò che la minoranza sollecita; in Villa Rosa, invece, la responsabilità è ovviamente diretta. Tra le situazioni di maggiore degrado, i cittadini che frequentano il parco segnalano i servizi igienici. Il giardino del municipio è molto utilizzato, specialmente dalla primavera in poi, dai bambini insieme alle mamme o ai nonni.
«È in uno stato pietoso, di completo abbandono: veramente scandaloso – dichiara la consigliera del Pd Giusi Corti - Erba alta ovunque, vialetti inesistenti, invasi da erbacce e scavati dalla pioggia. La piscina delle tartarughe è maleodorante, una melma: è evidente che non c’è sufficiente ricambio e le povere bestiole appaiono moribonde: una già galleggia. Ci chiediamo chi provveda oggi al loro nutrimento. Per questo riteniamo necessario l’intervento della Protezione animali. Il custode ha lasciato la portineria a fine febbraio – ricorda la Corti - e sembra che, da allora, nessuno più se ne occupi. Quanto ai servizi – ribadisce la Corti - sono tutt’altro che igienici. Il teatro di verzura non si riconosce più: dapprima è sparita la statua, portata in discarica da qualche amministratore comunale. Ora non sono neppure rispettati gli orari di apertura».
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