Cronaca / Oggiono e Brianza
Martedì 01 Ottobre 2024
Molteno: il conto del nubifragio di settembre supera 800mila euro
Oggi, mercoledì, i funzionari della Regione saranno a Molteno per verificare sul posto i 350mila euro di danni arrecati dal nubifragio dell’8 settembre scorso, così stimati dall’amministrazione comunale, ai quali si aggiungono 33 richieste pervenute da parte di privati, perlopiù relative ad abitazioni e condomini, per un ammontare totale di 500mila euro. I dati sono stati forniti l’altra sera, lunedì, dall’assessore comunale ai Lavori pubblici, Andrea Bassani, rispondendo - davanti a una folta platea - all’interrogazione del gruppo di minoranza guidato dal consigliere Giovanni Galimberti.
Dalla relazione sono emersi aspetti piuttosto sconcertanti, seppure riferiti dall’assessore senza allarmismo. «Il tentativo dei Vigili del fuoco, compiuto l’8 settembre stesso, di entrare nell’area ex Segalini - ha detto, per esempio - non ha potuto essere portato a termine perché, già a 20 metri dal punto di ingresso, l’acqua esondata arrivava alla cintola degli uomini intervenuti sul posto. Tuttavia, sarebbe semplicistico liquidare tutto con la consueta strumentalizzazione dell’interramento della confluenza tra i fiumi Bevera e Gandaloglio».
In effetti, è davvero emerso in consiglio comunale che c’è ben altro. «Per quanto riguarda il Bevera - ha fatto chiarezza Bassani - il canale di magra è quasi totalmente occluso da detriti, mentre l’alveo si presenta pulito, ma con accumuli dove il fiume descrive delle curve. Il Gandaloglio ha un alveo ridotto rispetto alla propria portata in caso di piena e ulteriormente limitata da banchi di sabbia. La ferrovia fa diga impedendo lo smaltimento; il ponte ferroviario ha una sezione idraulica inferiore alla portata dei due corsi d’acqua. Inoltre, anche nelle vicinanze del ponte stesso si riscontra una grossa banchina sabbiosa che limita il deflusso. A valle del ponte, il Bevera riceve le acque da tutta la località Poncia attraverso il Fosso dei Pascoli».
Sia il Bevera sia il Gandaloglio appartengono al cosiddetto reticolo idrico maggiore, su cui soltanto la Regione ha la titolarità di intervenire, anche per asportare materiale. «Proprio per questo, d’altronde, rientrando nel bacino del Lambro - ha ricordato Bassani - gli investimenti per la regimazione sono stati globalmente di 30 milioni di euro negli ultimi 10 anni. D’altronde, l’8 settembre il bacino ha ricevuto in cinque ore la pioggia che normalmente cadrebbe in un mese, cioè circa 2,5 centimetri all’ora. Attualmente - ha proseguito Bassani - attendiamo per fine anno la conferma di un milione di euro di ulteriore finanziamento regionale per la realizzazione da parte del Comune di Molteno del by-pass che porterà le piene del Bevera nella vasca di laminazione da 630mila metri cubi (per un costo di 12 milioni di euro) che il Parco Lambro ha in esecuzione entro il 2025 tra Oggiono e Annone; sempre Molteno - ha concluso - ha già ricevuto nel recente passato 800mila euro coi quali ha realizzato la riqualificazione delle sponde del Bevera mediante scogliere e ulteriori 50mila euro per un ultimo tratto completato nei giorni scorsi».
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