Cronaca / Oggiono e Brianza
Giovedì 28 Novembre 2024
Migliora la salute del lago di Annone, ma restano le criticità
Migliora l’ossigeno nel lago: è una delle - non tutte buone - notizie che emergono dalla relazione del biologo Alberto Negri sullo stato di salute del bacino est (cioè quello di Oggiono) dove è attivo ormai da anni l’impianto di sifonamento del fondale, che per la stagione 2024 ha funzionato dal primo luglio al 30 settembre. Le indagini mensili per monitorare lo stato di qualità delle acque rivelano una «buona concentrazione media di ossigeno disciolto e una concentrazione contenuta dell’azoto ammoniacale, tossico per la fauna ittica». Invece, si assiste al «peggioramento delle condizioni ipolimniche - cioè del fondale - in tutto l’ultimo biennio».
In generale, per Negri «l’abbattimento dell’ammoniaca richiederebbe procedimenti diversi, per esempio maggiori tempi di permanenza dei liquami nelle vasche di ossigenazione: ipotesi inattuabile su un impianto di piccole dimensioni come il nostro». Il lago è andato in anossia (cioè, carenza di ossigeno) nelle prime due settimane dello scorso luglio, «periodo di funzionamento con una sola pompa». Ricorda Negri: «L’obiettivo principale dell’attività di prelievo è l’asportazione del carico interno di fosforo totale, il quale incide sulla crescita delle alghe. Dal 17 luglio al 23 sono state attivate due pompe, poi anche la terza, fino alla circolazione termica completa. Nel periodo con tre pompe, la portata idrica media è stata di 245 litri al secondo. La portata idrica complessiva in uscita dal lago è costituita dall’impianto, di cui si conoscono i valori, e dal deflusso secondo la conducibilità dell’emissario Rio Torto». Grazie all’impianto, il prelievo di fosforo dal fondale è arrivato a un massimo di 3,92 chili al giorno con tre pompe in funzione; nella seconda metà di settembre le forti piogge hanno causato un marcato decremento fino a 1,28 chili. Il biologo evidenzia il confronto: il 2012 mostra valori sugli 8 chili di fosforo per la notevole stabilità meteo di quell’estate; nel 2013 ne fu prelevato quasi la metà.
Per Negri «sulla base dei calcoli, è possibile stabilire i carichi totali di fosforo in uscita: durante l’intero periodo di intervento, l’asportazione totale di fosforo conseguente alla sola attività di prelievo è di 244 chili», mentre il deflusso superficiale, nello stesso periodo, è stato di 170 chili. Totale, 414 chili «con un guadagno netto rispetto al processo di perdita naturale stimabile in 183 chili, sicuramente rilevante». Un altro effetto dell’impianto è la rimozione dell’azoto ammoniacale: aspirando dal fondale 1.988 chili, ha ridotto circa 0,083 milligrammi per litro che si sarebbero spalmati sulla colonna d’acqua, contribuendo a un miglioramento complessivo dell’ecosistema, anche per il risparmio di ossigeno corrispondente, dovuto alla fase di ossidazione dell’azoto ammoniacale (4,57 milligrammi di ossigeno per litro di acqua vengono consumati per ogni milligrammo di azoto ammoniacale): totale, «circa 8,4 tonnellate, che - fa sapere Negri - corrispondono a circa 0,35 milligrammi per litro di ossigeno (ancorché teorici, poiché una parte dell’azoto ammoniacale viene assimilato dalle alghe)».
Nel 2024 dunque la concentrazioni di fosforo totale è nettamente inferiori alle annate precedenti, con valori sempre inferiori a 200 microgrammi per l’intero periodo estivo. Per l’azoto ammoniacale, il valore più elevato (1,04 mg/l) è tra 28 agosto e 3 settembre in corrispondenza dei minimi valori di portata idrica. E veniamo alle alghe: «In particolare nell’estate 2024 la discreta trasparenza dell’acqua ha favorito la presenza di Thiopedia rosea - conferma Negri - Questi batteri sono fotosintetici, quindi svolgono un’azione positiva ossidando l’idrogeno solforato e riducendo così il debito di ossigeno nel primo strato anossico». Il fosforo ritorna in circolo abbastanza rapidamente, in quanto non sono necessarie condizioni di anossia come per i fenomeni di rilascio legati al ferro e ad altri riducenti, comunque il dato del 2024 sembra arrestare la negativa tendenza al graduale incremento della sua concentrazione totale, che era in atto dal 2020.
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