Cronaca / Oggiono e Brianza
Venerdì 03 Febbraio 2017
Lungolago di Oggiono senza parapetto
Ora manca il parere della Provincia
Si sperava che con il via libera della Soprintendenza i lavori potessero partire
Il sindaco: «Pensavamo di aver superato lo scoglio peggiore e invece no». E la gente rischia
A un passo dal traguardo, si complica la vicenda del lungolago senza protezioni.
Il parapetto in legno che fiancheggiava la ciclopista nella zona delle piscine, nel corso dei mesi, ha ceduto, poi è stato via via smembrato e in parte persino asportato da ignoti, fino a sparire completamente; la sua sostituzione «non può però ancora avvenire - secondo quanto ha spiegato il sindaco, Roberto Ferrari - nonostante sia pervenuto l’atteso assenso dalla Soprintendenza»
Il motivo? «Credevamo fosse lo scoglio peggiore, invece la pratica è finita adesso in Provincia, in quanto è emerso che il parapetto dovrà collocarsi su un’area parzialmente demaniale. Il percorso sarà perciò ancora meno breve di quanto i cittadini si aspettavano: la buona notizia è l’assenso della Soprintendenza dei beni ambientali, ma adesso c’è un passaggio in più e, a differenza della Soprintendenza, la Provincia non ha un termine perentorio entro cui esprimersi. Questa è l’Italia. Fortunatamente – ricorda Ferrari - la fornitura e la posa della staccionata, per una lunghezza di 300 metri in sostituzione di quella preesistente, è stata confermata dal manutentore comunale, che ha vinto l’appalto “Global service” e quindi avverrà (appena ultimato il complesso iter) a spese della ditta, e non della collettività. Finché non saremo in possesso di tutte le autorizzazioni, tuttavia, anche l’azienda resta ovviamente in attesa; condividiamo l’auspicio che si faccia presto».
La totale assenza del parapetto sta suscitando perplessità e allarme, specialmente in questo periodo, col lago ghiacciato: come si è già scritto, a breve distanza, in località Isella di Civate, una ressa di famigliole e adolescenti ha ultimamente preso d’assalto la costa, scambiandola per una pista di pattinaggio ed esponendosi, secondo l’amministrazione comunale civatese, a elevati rischi.
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