Cronaca / Oggiono e Brianza
Domenica 21 Gennaio 2018
L’uccellino “organetto” vince
Il campione del mondo a Suello
SuelloCesare Saldarini ha ottenuto l’importante riconoscimento a Cesena
Alleva volatili e si è specializzato nelle mutazioni genetiche di questa specie
Cesare Saldarini, 27 anni, è campione del mondo nella categoria “Organetto pastello”, una mutazione genetica del piccolo volatile il cui nome scientifico è “Carduelis flammea”, originario dell’Europa.
Il giovane suellese verrà premiato oggi a Cesena, dove la competizione internazionale ha avuto inizio domenica scorsa, coinvolgendo allevatori da ogni parte, nelle diverse categorie. A Saldarini è andato il primo, ma anche il secondo posto: ha partecipato con cinque esemplari, tutti già premiati lo scorso novembre in una precedente competizione.
I migliori in assoluto
Il giudice del campionato mondiale, Gerald Brundl, ha ritenuto i suoi esemplari – un maschio, dalle sfumature cromatiche evidenti, e una femmina dal piumaggio molto dettagliato – i migliori tra tutti quelli esposti nella sezione “organetto pastello nero-bruno, mutazione legata al sesso”.
Sono felicissimo – commenta Saldarini, entusiasta - Non mi sarei mai aspettato di riuscire a vincere un mondiale; speravo in un terzo posto, ma un primo e un secondo sono davvero un sogno. È stata la prima esposizione mondiale, per me: ovviamente, sono partito sperando in qualcosa di positivo, ma il piacere maggiore è stato quello di confrontarmi con molti altri allevatori italiani e stranieri. La mia speranza – aggiunge - è che questa passione rimanga viva tra tanti giovani, che invece sono sempre meno: il contatto con gli uccellini è spesso uno spettacolo allo stato puro, così come vedere fino a che punto questi animaletti possono arrivare a riporre fiducia in chi li nutre; quanto all’allevamento, è entusiasmante, per i risultati che si possono ottenere con un impegno che arriva al massimo a due ore al giorno nella stagione in cui nascono i novellini; per il resto, è un’attività che lascia molto liberi e, gareggiando, permette di entrare in contatto con tante persone, provenienti da Paesi e culture diversi, accomunati dallo stesso interesse: la selezione assume ovunque nomenclature diverse, ma alla fine ci si accorge che, dietro, c’è per tutti lo stesso impegno».
Passione iniziata da bimbo
Saldarini ha iniziato da bambino, grazie allo zio Pierangelo; da cinque anni partecipa alle esposizioni e da tre si è concentrato, in particolare, sulle mutazioni genetiche: «E’ tutta matematica – assicura – Da una coppia iniziale, si possono ottenere 5 o 6 mutazioni in tre anni. In gara vengono, poi, valutate secondo standard tecnici come piumaggio, colore, disegno più o meno dettagliato delle melanine, ma anche in base a come vengono tenuti gli esemplari o alla loro docilità. Le mutazioni – approfondisce Saldarini – riguardano le melanine ovvero la loro intensità e le sovrapposizioni; il cambiamento genetico avviene mediante selezione e, qualche volta, anche un po’ per caso». A Suello, Saldarini alleva una sessantina di coppie, tra cui anche canarini: gli organetti sono una ventina.
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