Lecco. Stampa su fibre pregiate

I due brevetti di Gitalia

Il brevetto, duplice, è stato depositato al Mise: il macchinario e il relativo processo di realizzazione industriale dei tessuti chiné con fibre pregiate non sintetiche rappresentano, per Gitalia Jacquard, un importante risultato.

L’azienda tessile di Costa Masnaga che fa capo alla famiglia Ruggeri ha saputo industrializzare il processo per la realizzazione della stampa su filo con fibre pregiate e non sintetiche per andare poi a produrre i tessuti chiné, il cui caratteristico colore screziato e sfumato è ottenuto appunto con la colorazione dell’ordito prima di procedere con la tessitura.

Per farlo, vista la complessità della lavorazione, che richiede numerosi delicati passaggi e che finora è stato possibile applicare solo artigianalmente a fibre quali seta e cachemire, la società ha dovuto mettere a punto sia la strumentazione che il procedimento, che hanno ricevuto l’attestato di brevetto per invenzione industriale dall’Ufficio italiano brevetti e marchi del ministero dello Sviluppo economico.

Naturale la soddisfazione del presidente della società brianzola, Gianni Ruggeri, che ha evidenziato la capacità dei dipendenti di compiere questo balzo in avanti.

«Gitalia si rivolge alla fascia medio-alta e alta del settore moda: i destinatari dei nostri prodotti sono spesso esperti internazionali del lusso alla ricerca di tessuti adatti a consumatori particolarmente esigenti – ha dichiarato -. Per la realizzazione dell’innovativo macchinario, Gitalia ha potuto contare sulle competenze del team aziendale; in particolare il progetto è stato supportato dai fratelli Luca Ruggeri e Marco Ruggeri, che si sono occupati della ricerca in ambito tessile, e da Felice Cogliati, esperto di meccanica tessile.

Il tessuto prodotto con il procedimento che abbiamo brevettato, e attraverso un macchinario studiato e assemblato ad hoc, si rivolge a una nicchia che richiede un tipo di tessuto esclusivo, con fantasie e colori molto spesso personalizzati».