Cronaca / Oggiono e Brianza
Giovedì 27 Aprile 2017
Lecco. Nuovo furto da Fritz
Il chiosco più visitato dai ladri
Alla Malpensata, l’ennesima spaccata per rubare i soldi della cassa
Il titolare: «È il trentesimo colpo»
Il “Chiosco da Friz” alla Malpensata è il posto più amato dai ladri di Lecco e dintorni. Il 25 aprile, nella notte, alle 4 di mattina, un ladro ha spaccato la solita porta vetrata, sul retro (sempre la stessa oramai da decine di volte), è andato diritto verso la cassa dove c’è la moneta, come sapesse che Pierdomenico Frigerio non lascia più nulla da anni dentro il suo esercizio commerciale. «Abbiamo “festeggiato” la trentesima spaccata. In verità la festa la fa la Termoval di Cesana Brianza, la vetreria che mi rifà le vetrate oramai un mese sì e uno no. L’ultima spaccata me l’avevano fatta il 29 gennaio scorso.
Prima ancora il 23 ottobre, e via-via, a risalire negli anni. Quest’anno ho riaperto il 13 marzo, un po’ in ritardo dal solito. E sono lì al parchetto della Malpensata dal 2004». Pierdomenico Frigerio ci scherza sopra, rassegnato com’è a subire senza rimedio: «Mi conoscono tanti come “chiosco da Friz”, ma manca ancora l’insegna che l’autorità dei laghi mi dovrebbe autorizzare quest’anno, dall’anno scorso che l’ho richiesta. Così i ladri sapranno anche dove darsi appuntamento».
Di sicuro, però, Frigerio non molla. Anzi non arretra di un passo: «Sto valutando se mettere le serrande di ferro intorno alle vetrate, ma non mi piacciono per niente. Il danno di 30 “spaccate” mi è costato sicuramente di più di tredici anni di furti, ma l’occhio vuole la sua parte. E non vorrei perdere la bellezza del mio chiosco per quattro balordi. Mi dispiacerebbe doverlo fare».
Frigerio, che è stato anche presidente della Fipe (federazione italiana pubblici esercizi) di Confcommercio, ha fatto ieri l’ennesima denuncia alla Polizia Locale e al comandante Franco Morizio.
«Spero che questa volta lo prendano. Ci scherzo sopra, è vero. Ma sono anche stanco di subire sempre e non risolvere mai il problema». Anche perché pensare che il lungolago, non certo la periferia di Lecco, sia un luogo dove per trenta volte si sono commessi furti senza che mai nessuno abbia arrestato il ladro, né lo abbia mai sorpreso e fatto scappare, è veramente preoccupante. E deprimente.
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