
Cronaca / Oggiono e Brianza
Domenica 25 Giugno 2017
La mappa dell’incuria sulla 36
Verso Monza è meglio
Da Lecco a Nibionno la situazione delle piazzole e delle aree di sosta è accettabile - Un passo avanti rispetto alla situazione del passato
Il nostro tour per le piazzole sulla statale 36 prosegue, dopo aver “scandagliato” il tratto nord da Lecco fino a Colico, con quello che dall’uscita del traforo del Monte Barro conduce fino al confine con la provincia di Monza Brianza, ovvero nell’ultimo Comune lecchese, Nibionno.
Anche se su questo tratto di statale 36 che i lecchesi preferiscono chiamare superstrada il numero delle aree di sosta è nettamente inferiore rispetto a quello che conduce in Valtellina ci si accorge che la situazione è decisamente migliore, accettabile.
La prima area di sosta è a Valmadrera davanti all’ingresso della stazione ferroviaria: lì c’è un cestino per i rifiuti pieno ma a terra c’è solo un sacchetto di immondizia, quindi diciamo benino!
Da qui il nostro viaggio continua verso Annone Brianza, dove la più grande piazzola è purtroppo anche la più sporca di questo tratto di superstrada perché, come sempre, è chi lascia i rifiuti che si fa notare: anziché depositare i sacchetti all’interno degli appositi recipienti trova più comodo gettarli a terra quando il contenitore è praticamente vuoto.
Tra Annone e Bosisio c’è un’altra piazzola libera da immondizie nonostante non ci sia alcun contenitore. Evidentemente lì il pattume non viene lasciato perché l’operazione di abbandono risulterebbe molto visibile da chi transita sull’arteria viabilistica.
Andiamo ora direttamente a Nibionno e dove una volta c’era l’ingresso in superstrada venivano abbandonati di prassi sacchetti di immondizia. Ora invece l’area di sosta non asfaltata è pulita, qualche cartaccia ma nulla di più.
E così, se la parte che da Lecco va verso la Valtellina è drasticamente bocciata per la situazione vergognosa in cui è stata lasciata, la parte a sud del Monte Barro la si può definire promossa anche se non a pieni voti: anche qui si potrebbe provvedere a una raccolta più frequente.
Ma poi ci si accorge che se una volta i veicoli potevano percorrere la via adiacente alla superstrada e abbandonare ogni tipo di immondizia, ora i cartelli con i divieti e le telecamere fanno pensare a chi transita che è punibile con una multa.
Allora diventa forse un assioma che, solo vietando, si ottiene un po’ di buona educazione?
Certo che il degrado visto nell’area a nord di Lecco è davvero impressionante ed è evidente che in quella zona non si pulisce da tempo, mentre nel tratto che va verso la Brianza monzese qualcosa in più per l’ordine e la pulizia delle piazzole si fa!
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