Cronaca / Oggiono e Brianza
Giovedì 24 Ottobre 2024
Il sindaco di Molteno, Giuseppe Chiarella, a processo per diffamazione
La disputa su un terreno adibito a orto nel comune di Molteno, frazione Gaesso. E poi quell’accusa di aver voluto strumentalizzare la malattia del figlio, che ha spinto una 63enne di Annone a denunciare il sindaco di Molteno, Giuseppe Chiarella, chiamato a rispondere domani dell’accusa di diffamazione, davanti al giudice di pace Antonella Signorile.
La contestazione riguarda il contenuto di una missiva datata 18 settembre 2023, indirizzata alla signora R.V., nel quale il sindaco sosteneva che quella porzione di terra di proprietà comunale fosse dalla stessa utilizzato “illegittimamente, e senza alcun titolo”, e che la cittadina “giustificasse l’occupazione con la malattia del figlio”, che è disabile al 100% . «Da sempre la mia famiglia ha coltivato quel terreno – stando a quanto denunciato dalla donna - inizialmente in virtù di concessione della proprietà Bergna, e quindi del Comune di Molteno, permettendoci l’utilizzo a titolo gratuito dell’appezzamento, a condizione che lo stesso venisse tenuto da noi in ordine semplicemente coltivandolo, con consenso orale fornito per l’amministrazione comunale in precedenza dall’ex sindaco signor Mauro Proserpio».
Poi è arrivato il cambio di giunta, con l’elezione di Chiarella: «A me e mio fratello è stata chiesta la pulizia di una parte del terreno, per noi di difficile manutenzione, per poi proporre un contratto di comodato». Un accordo non viene raggiunto, ma va sottolineato che dedicarsi all’orto rappresentava, per il figlio della denunciante, un’occasione di svago e benessere. La risposta del sindaco, però, affermava che la cittadina giustificasse «l’occupazione in modo deplorevole, con la malattia del figlio».
Il tutto contenuto in una comunicazione ufficiale portata a conoscenza anche di altri funzionari comunali, nonché dell’ufficio polizia locale e patrimonio del comune di Molteno. «Queste dichiarazioni sono del tutto inappropriate e diffamanti, mettendo in pessima luce la stessa immagine di mamma e persona provocando nella mia assistita gravissime conseguenze anche e soprattutto in termini psicologici ed emotivi». Questo è quanto sostiene nell’atto di querela l’avvocato Giuseppe Sidoti, che assiste la denunciante. L’avvocato, sentito da La Provincia alla vigilia del processo, ha aggiunto anche che “la signora non ne fa una questione economica”, e che una “lettera di scuse” per le parole pronunciate potrebbe aiutare a indirizzare la vicenda verso una composizione amichevole.
Da parte del sindaco Chiarella, invece, viene fatto sapere che “l’ordinanza è stata adempiuta nei primi mesi del 2024 e il terreno è stato liberato, la vicenda amministrativa può dirsi compiuta”. Nel merito delle accuse, invece, ha aggiunto: «non dico nulla, il giudice deciderà quello che bisogna fare, avevo detto di regolarizzare la posizione, avevo l’obbligo di farlo come sindaco, sul resto non aggiungo altro»
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