Cronaca / Oggiono e Brianza
Venerdì 22 Aprile 2016
Ha dato un pugno all’arbitro
La squalifica è di tre anni
Costa MasnagaLa decisione del giudice sportivo per l’episodio di Cernusco
Il giovane calciatore: «Pena meritata, adesso cercherò di aiutare la società»
Davide Fonte dovrà restare per tre anni lontano dai campi da calcio. Tanto è lunga la squalifica che il giudice sportivo di Lecco, Paolo Marsigli, ha comminato al capitano del Costamasnaga che sabato scorso aveva colpito al volto l’arbitro della gara del campionato Juniores giocata e persa dai grigiorossi sul campo di Cernusco. Prima di arrivare a determinare la sanzione, il giudice ha chiesto all’arbitro Marco Airoldi un supplemento di rapporto e, infine, ha inflitto una squalifica “ridotta” in considerazione della giovane età del calciatore.
Il comunicato
Sul comunicato pubblicato ieri dalla Delegazione Figc di Lecco, si riporta l’accaduto, che non si discosta da quanto era già stato raccontato dai protagonisti: «Si rileva che l’arbitro al 40’ del secondo tempo si è visto costretto a sospendere l’incontro, perché a seguito di una decisione tecnica assunta precedentemente (calcio di rigore), mentre si apprestava a tornare al centro del campo per la ripresa del giuoco, veniva avvicinato dal capitano della società Costamasnaga, Fonte Davide, che insultandolo lo sfidava a prendere provvedimenti disciplinari nei suoi confronti, minacciandolo altresì di tirargli “un cartone”. Per niente intimorito l’arbitro prendeva immediati provvedimenti disciplinari, ma all’atto della notifica il calciatore metteva in atto quanto aveva minacciosamente premeditato e lo colpiva con un pugno tra la mascella e l’orecchio provocandogli un immediato e forte dolore che lo faceva barcollare all’indietro, senza cadere. A causa di ciò, dolorante e non trovandosi più nelle condizioni fisiche e psicologiche per proseguire e per evitare ulteriori pericoli, l’arbitro sospendeva definitivamente la gara. Per quanto sopra, l’arbitro nell’accaduto ha riportato “trauma al collo con una prognosi di cinque giorni”».
Da qui la decisione del giudice di comminare una sanzione che, se non è esemplare, poco ci manca: «Il comportamento violento del signor Fonte Davide - sottolinea il giudice - è stato posto in essere probabilmente per un eccesso di collera inspiegabile ed ingiustificabile, sia in considerazione delle circostanze di estrema normalità riguardanti lo svolgimento della gara, sia per i futili motivi che paiono essere stati la causa scatenante.» A sola attenuante, la giovane età del calciatore.
L’ammenda ridotta
Il giudice ha inoltre multato la società Costamasnaga con un’ammenda di 150 euro, prendendo atto della lettera di scuse inviata all’Aia dal club.
E il ragazzo? Davide Fonte, 18 anni, non può che prendere atto: «Purtroppo - dice - è una squalifica meritata. Sapevo che mi sarebbe capitata una mazzata e che quindi probabilmente determinerà la fine della mia “carriera”. Non ho vinto granché in questi anni, ma ho incontrato persone fantastiche e ho imparato che, se uno si impegna e ce la mette tutta, i risultati possono arrivare. Mi riscuso ancora con tutti e spero seriamente che la lezione che mi hanno inflitto possa servire per ridurre questo fenomeno negativo sui campi di gioco. In ogni caso e cercherò di poter fare qualcosa all’interno della mia società per ripagare il mio errore. Tre anni lontani dalla propria passione sono tanti...».
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