Furti e aggressioni, ma niente telecamere. Polemica a Oggiono

Di nuovo reati in centro e, ancora una volta, niente telecamere: sta perciò suscitando reazioni vivaci e indignate, da parte dell’opinione pubblica, il danneggiamento dei veicoli in sosta avvenuto nel centralissimo parcheggio di largo Carniti risultato privo della videosorveglianza comunale. Sempre lì - d’angolo con largo Carniti, ma sulla via che conduce all’oratorio - un paio di estati fa era stato aggredito a scopo sessuale un adolescente e, già allora, l’assenza di videoriprese aveva generato un coro di voci allarmate; peraltro, il pedofilo l’aveva franca proprio per l’impossibilità di identificarlo. Ora, in largo Carniti imperversano i ladruncoli, che infrangono il finestrino delle auto in sosta per cercare beni e soldi dimenticati dai proprietari negli abitacoli ma, oltre all’impunità - anche in questo caso garantita dall’assenza degli strumenti di controllo - i cittadini ne fanno una questione di sicurezza.

Tra i consiglieri comunali, è Debora Acerbi a commentare l’ultimo episodio: «Le telecamere - afferma - sono oggi indispensabili e serve tolleranza zero sul non funzionamento. Anche questa è una priorità degli oggionesi». Nelle notti scorse le auto sono state forzate con gravi danni per i proprietari e a fronte di refurtive esigue: c’è chi si è ritrovato «con frammenti di vetro su tutti i sedili» pur senza avere dimenticato oggetti di valore in macchina e, infatti, il bottino è stato un semplice quaderno. Altri si domandano se dunque, alla stessa stregua, nel centro di Oggiono potrebbero tuttora ripetersi aggressioni impunemente.

Il sindaco, Chiara Narciso, fa sapere: «In largo Carniti le telecamere non ci sono: non è che non funzionano, bensì non sono state ancora installate, però sono previste. L’ obiettivo è di averle entro quest’anno. Infatti, largo Carniti è tra le aree incluse nel progetto di finanziamento che è stato illustrato alla stampa lo scorso febbraio e poi abbiamo inoltrato alla Regione. Nella prima fase - comunica il sindaco - non siamo stati finanziati. Se (come già avvenuto l’anno scorso) la Regione coglierà ora l’opportunità dell’assestamento del bilancio 2024 per scorrere la graduatoria, il nostro progetto può essere tuttora ripescato; altrimenti, come avevamo premesso fin dallo scorso inverno, lo attueremo con risorse nostre».

Le «zone sensibili» individuate dall’amministrazione comunale dove «verrà potenziata ed estesa la videosorveglianza» saranno: largo Carniti, appunto, che «verrà dotato di quattro telecamere»; largo Mosè Mosacci (altrettante) e via Montello (tre nuovi impianti). Largo Mosacci, in particolare, è anch’esso tristemente noto per essere stato preso di mira più volte da ladri che infrangono i finestrini delle auto per saccheggiarle, oltre a essere scenario di movimenti spesso sospetti, favoriti dalla presenza degli alberi e dalla vicinanza alla viabilità provinciale. Un ulteriore punto ritenuto «strategico da videosorvegliare» sarà il parco pubblico “Gianni Rodari”, nella frazione di Imberido, «piuttosto fuori mano: le telecamere - dice Narciso - inquadreranno sia il giardino, sia il parcheggio a margine di via Cimavalle».

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