Cronaca / Oggiono e Brianza
Domenica 24 Luglio 2022
Emergenza idrica L’acqua del lago
per irrigare i campi
Il Parco Valle del Lambro ha detto sì alle richieste. I prelievi non influiranno sull’ecosistema
Si può irrigare, prelevando l’acqua dal lago di Pusiano: il Parco Valle del Lambro ha detto sì «in accordo - precisa il presidente Marco Ciceri - con le Province di Lecco e Como».
Le richieste erano pervenute all’ente Parco rispettivamente in data 19 e 20 luglio scorsi e il Parco Regionale della Valle del Lambro, dopo aver effettuato gli opportuni accertamenti tecnici, ha dichiarato il nulla osta al prelievo di acqua dal lago di Pusiano «per usi irrigui agricoli emergenziali - prosegue il presidente - vista la perdurante siccità che sta mettendo in gravi difficoltà le coltivazioni».
Come è noto, la presidenza della Giunta regionale della Lombardia ha dichiarato lo stato di emergenza fino al 30 settembre. Rende noto Ciceri: «Da parte del Parco Valle del Lambro, il nulla osta, condiviso da tutti gli enti che hanno competenza sul lago, è stato rilasciato, con comunicazione alle due Province, in considerazione del fatto che gli accertamenti disposti hanno rilevato come il prelievo richiesto è, a oggi, ampiamente entro i limiti cautelativi, nel rispetto della salvaguardia degli ecosistemi del lago stesso».
Il prelievo dovrà essere effettuato mediante il pescaggio di acqua per il riempimento di autobotti con capacità variabile dai 5 ai 10 metri cubi e dovrà svolgersi alla presenza di un addetto delle Province, che avrà anche compiti di monitoraggio e attestazione del rispetto dei limiti di volume di prelievo autorizzati.
Assicura Ciceri: «Il nulla osta è stato rilasciato dopo aver svolto tutti gli accertamenti del caso, che hanno rilevato come il prelievo del quantitativo di acqua previsto non avrà alcuna conseguenza sullo stato di salute del lago e dei suoi ecosistemi. D’altronde, ci troviamo in un momento di emergenza estrema, che rischia di danneggiare in modo irreversibile le coltivazioni agricole del territorio. In tali situazioni, anche le azioni messe in campo devono avere il carattere dell’emergenzialità, essere rapide sebbene ovviamente sempre rispettose degli ambienti naturali».
P. Zuc.
© RIPRODUZIONE RISERVATA