Cronaca / Oggiono e Brianza
Venerdì 13 Maggio 2016
Crisi König: «Serve subito
l’intervento del ministero»
La lettera Inviata la richiesta a Roma, I sindacati: «Un’operazione studiata
per acquisire marchio e mercati»
Un incontro al ministero dello Sviluppo economico per esaminare il caso König, la cui proprietà ha annunciato la decisione di cessare l’attività a Molteno, con il conseguente annuncio di 106 esuberi su un organico di 130 persone. Fim, Fiom e Uilm hanno spedito ieri la richiesta a Roma, per ottenere dal Governo «un sollecito intervento».
Giovanni Gianola (Fim), Luigi Panzeri (Fiom) ed Enrico Azzaro (Uilm) dopo aver spiegato i termini della vicenda König, chiedono al ministero «un intervento per portare la proprietà austriaca a rispondere di fronte alle istituzioni di questa operazione che - sottolineano i sindacalisti - ha contenuti e forme per noi inaccettabili».
Nella lettera, Fim-Fiom e Uilm ricordano che più volte la proprietà ha annunciato l’intenzione «di rilanciare il marchio König e non un suo ridimensionamento né tantomeno una sua chiusura. Nei fatti - notano i tre sindacalisti - ciò appare come un’operazione studiata ad hoc per acquisire il brand, il mercato, il know how e i brevetti, che ha come risultato un altro episodio di spoliazione del tessuto imprenditoriale italiano da parte di aziende al di fuori dei confini nazionali».
Intanto, martedì 17 dalle 16 alle 17, i lavoratori König si riuniranno in assemblea per fare il punto sulla vertenza. Mentre due giorni dopo - giovedì 19 - (alle 10,15) a Milano, i sindacalisti e una delegazione di lavoratori incontreranno i consiglieri regionali che compongono la quarta commissione (quella che segue le Attività produttive).
In vista dell’appuntamento milanese, i dipendenti dell’impresa di Molteno stanno organizzando un presidio davanti al Pirellone.
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