Cronaca / Oggiono e Brianza
Sabato 07 Novembre 2015
Compostaggio e la piaga della puzza
L’opposizione detta le sue condizioni
Volantini casa per casa per illustrare la situazione e chiedere una via d’uscita
«Non abbiamo autorizzato noi l’aumento del materiale stoccabile, Silea faccia ogni sforzo utile»
In vista della prossima assemblea pubblica sui problemi derivati dall’impianto di compostaggio, l’opposizione politica volantina casa per casa «un’analisi di quelle che sono state le principali cause del pessimo funzionamento, suggerendo alcune linee di condotta da parte dei vari soggetti coinvolti: in primis la società Silea, ma anche Provincia e Comune di Annone, per evitare – affermano Tiziano Corti, Carlo Colombo e il loro gruppo - il ripetersi dei fastidiosi problemi».
«Il nostro gruppo ha sempre osteggiato la scelta dell’allora amministrazione guidata già da Patrizio Sidoti, di concedere nel 2000 un’area sul territorio annonese per ospitare l’impianto di compostaggio».
«A fronte di un maggiore tonnellaggio, maggiore avrebbe dovuto essere la cura dei gestori nel condurre l’impianto, strutturato per un tonnellaggio ancor più ampio. Oltretutto, l’aumento a 28 mila tonnellate è stato il frutto di una determinazione congiunta tra più enti sovraccomunali, include Asl e Arpa».
«Crediamo che chi ha in gestione l’impianto – conclude la minoranza - cioè Silea, debba innanzitutto dare spiegazioni e intraprendere ogni sforzo economico e operativo per risolvere una volta per tutte gli insopportabili disagi causati».
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