Cronaca / Oggiono e Brianza
Martedì 22 Agosto 2017
Colpi di fucile alla festa di Ferragosto
Alla fine hanno arrestato lo sparatore
Rogeno, stato ubriaco e si sarebbe risentito per una frase scherzosa
È stato arrestato il giovane che, nel pomeriggio di Ferragosto, avrebbe sparato con un fucile da caccia all’indirizzo dei partecipanti a una festa nel giardino di una villetta in località Maggiolino a Rogeno, ferendo due uomini e una bambina di sei anni per fortuna in modo non grave.
I carabinieri della stazione di Costa Masnaga hanno accompagnato nel carcere di Pescarenico un venticinquenne domiciliato a Costa Masnaga, in applicazione di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal giudice delle indagini preliminari del Tribunale di Lecco su richiesta del magistrato di turno, il sostituto procuratore della Repubblica Paolo Del Grosso: è accusato del reato di porto illegale di fucile a canne mozze.
Il provvedimento del gip si basa sull’attività d’indagine svolta dai carabinieri a partire dal pomeriggio dello scorso 15 agosto - appunto - che ha portato alla ricostruzione della dinamica dei fatti che avrebbero indotto l’arrestato a esplodere più colpi di fucile da caccia all’indirizzo delle persone riunite nel giardino della villetta per festeggiare la ricorrenza di Ferragosto e il compleanno di un bambino.
Le indagini hanno evidenziato che, per futili motivi, il giovane, che non era tra i partecipanti alla riunione conviviale e sarebbe stato ubriaco, si era avvicinato alla villetta insieme a un conoscente comune. Era nato no screzio con i commensali, con i quali si sarebbe risentito per una battuta scherzosa. Allontanato dalla villetta, Mercuri si era ripresentato di lì a poco armato di fucile, illegalmente detenuto, e aveva esploso dall’ingresso della proprietà due colpi d’arma all’indirizzo del presenti.
I pallini avevano raggiunto e ferito due uomini, uno di 27 anni e l’altro di 30, oltre a sfiorare una bambina di 6 anni: tutti e tre avevano avuto bisogno di cure mediche ma, fortunatamente, nessuno era rimasto ferito gravemente,
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